In vista della Festa del Tricolore, che si celebra il prossimo 7 gennaio, il prefetto Francesco Tagliente rivolge un appello a tutti i parlamentari.Promuovete ogni iniziativa ritenuta opportuna per far rispettare la nostra Bandiera. Prevedete una sanzione, sia pure lieve, per il mancato rispetto del Tricolore
Agenpress. “Se non portassimo rispetto per la nostra Bandiera come potremmo parlare di decoro urbano, di educazione al rispetto e alla legalità? Con quale autorevolezza potremmo presentarci ai giovani per parlare di rispetto dei valori? Cosa risponderemmo a un giovane che ci dovesse contestare la scarsa attenzione per questi valori?”
Questa in sintesi le domande provocatorie che si pone il prefetto Tagliente invitando tutti a “darsi una mossa” per promuovere il decoro delle Bandiere
“Negli ultimi anni – scrive Tagliente su FB -purtroppo, accade sempre più frequentemente di vedere la Bandiera italiana, esposta anche su edifici pubblici, in pessime condizioni d’uso, strappata, lacerata, scolorita o sporca. Non fanno eccezione neppure i Palazzi sede di istituzioni locali o nazionali.
Questa situazione va ormai avanti, da tempo, un po’ ovunque. Dal nord al sud sono presenti vessilli nella migliore delle situazioni, esposti in modo sbagliato e irriguardoso. Bandiere offese indecorosamente sino al punto da sembrare solo un pezzo di stoffa di tre colori.
Il Tricolore è il simbolo dell’unità nazionale e dovrebbe rappresentare per tutti l’orgoglio di essere italiani. Non c’è spettacolo più avvilente per un cittadino che vedere la Bandiera della propria nazione logora, sporca o addirittura stracciata.
Il valore e il significato della Bandiera dovrebbero di per sé indurre ad una maggiore cura ed attenzione da parte dei responsabili dei diversi enti. Purtroppo questo non sempre accade
E dire che nella nostra Costituzione (art.12) c’è scritto che la bandiera della Repubblica è il Tricolore italiano; il Regolamento sulla disciplina dell’uso delle Bandiere (D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121) dispone che “Le Bandiere vanno esposte in buono stato e correttamente dispiegate” e, ancora, che ogni ente deve designare i responsabili alla verifica della esposizione corretta delle Bandiere.
Purtroppo, queste belle prescrizioni sono prive di sanzione e nessuno, salvo rari casi, si è mai degnato di occuparsene.
Una sporadica iniziativa, per provare a far sanzionare la violazione di queste prescrizioni si rinviene negli atti parlamentari della sedicesima legislatura. Oltre 10 anni fa, un gruppo di parlamentari, presentò un testo (atto senato 1350 e atto camera 3668) con cui si progettava la contravvenzione di 500 euro, elevabili a 2.000 in caso di recidività, a carico del contravventore alle disposizioni in materia di decoro del Tricolore.
Questa iniziativa parlamentare, assegnata alla I Commissione Affari Costituzionali in sede Referente, non fu mai esaminata né in Commissione, né in Assemblea. E` evidente il totale disinteresse generale. Un fatto assai disdicevole per la mancanza di riguardo nei confronti del nostro terzo simbolo della Repubblica e dell’Unita nazionale. Peraltro questa condizione di incuria del Tricolore dà una pessima impressione sia cittadini italiani, sia agli ospiti stranieri. D’altra parte, è evidente la differenza che si può riscontrare nella cura del vessillo nazionale visitando qualsiasi altro Paese.”
“L’Associazione degli insigniti al merito della Repubblica (ANCRI) – aggiunge Tagliente – ha deciso di levare un grido di denuncia e di dolore con una serie di iniziative finalizzate a promuovere il Rispetto dei valori fondanti della nostra Repubblica e della nostra Costituzione Repubblicana, il rispetto Tricolore, della persona, della legalità.
Se non portassimo rispetto per la nostra Bandiera come potremmo parlare di decoro urbano, di educazione al rispetto e alla legalità? Con quale autorevolezza potremmo presentarci ai giovani per parlare di rispetto dei valori? Cosa risponderemmo a un giovane che ci dovesse contestare la scarsa attenzione per questi valori? “
“Voglio rivolgere un appello a tutti i parlamentari che si dichiarano impegnati nella promozione dei principi della Costituzione italiana” – conclude Tagliente – rivolgendosi direttamente ai nostri rappresentanti in Parlamento. “Assumete ogni consentita iniziativa per far rispettare il nostro e vostro Tricolore. Sono convinto che il problema sia risolvibile prevedendo una sanzione, sia pure lieve per chi viola le prescrizioni previste dal Regolamento sulla disciplina dell’uso delle Bandiere.”