Altro che patetici battibecchi e scaricabarile reciproco, dovrebbero solo vergognarsi
Agenpress – Azione Civile e il suo presidente Antonio Ingroia, ex pm e oggi avvocato antimafia, condividono l’angoscia per il terribile momento che l’Italia e il mondo intero stanno vivendo. Non si può tacere di fronte a ben precise scelte politiche scellerate e inaccettabili, la responsabilità ricade interamente su tutti i governi degli ultimi decenni e su classi dirigenti regionali che si sono piegate ai dogmi del neoliberismo e al malaffare e alle lobby.
Impreparazione con piani contro le pandemie nazionale e regionali rimasti nel cassetto e apparati statali non all’altezza, pressioni di lobby confindustriali tese solo a proteggere i propri profitti impedendo da subito l’attivazione di zone rosse in Lombardia nelle prime aree colpite sono il più grande atto d’accusa nei confronti delle classi dirigenti di questo Paese.
La vita e la sicurezza dei cittadini sono stati sacrificati per il profitto di pochi.
Le inchieste sulla sanità lombarda, abruzzese, laziale e di altre regioni – i cui costi sono stati pagati interamente dai cittadini mentre dalla Lega al PD si sono sempre riciclati al potere – e i 37 miliardi tolti alla sanità pubblica per foraggiare i privati inchiodano alle proprie responsabilità tutta questa trasversale classe dirigente.
Gli operatori della sanità pubblica si trovano in una situazione indecente e vergognosa mentre con le strutture private si contrattano collaborazioni pagate a peso d’oro, sono sempre più allo stremo e in pericolo, costretti a turni massacranti e senza protezioni e controlli, gli ospedali e le Residenze per anziani sono diventati focolai con centinaia di morti.
Altro che show televisivi e patetici battibecchi, questa drammatica evoluzione è una vergogna che ricade interamente su di loro e che dovrebbe portarli ad andare a nascondersi e non occupare nessun posto di responsabilità. Neanche da amministratori del pianerottolo del proprio condominio.