Riaperture e spostamenti tra regioni il 3 giugno

Agenpress. Si discute sulla possibile riapertura degli spostamenti tra regioni, in attesa nel fine settimana dei dati relativi alla curva dei contagi che serviranno a dare o meno il via libera.

Intanto il ministro della Salute, Roberto Speranza, mette in guardia sulla possibilità di una seconda ondata del contagio e il Comitato tecnico scientifico si oppone al ritorno dei ragazzi in aula per l’ultimo giorno dell’anno scolastico.

“A oggi il nostro monitoraggio quotidiano non ci segnala particolari criticità, – afferma il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio – quindi attendiamo fiduciosi che il 3 giugno possa essere la data per la riapertura dei confini, sempre con l’occhio vigile sui dati del monitoraggio”.

Cirio ricorda che “nelle ultime due pagelle del ministero il Piemonte era considerato a rischio basso, con un Rt a 0,39 con indice massimo a 1, quindi con numeri assolutamente nei parametri. La base di ogni decisione deve essere quella scientifica”. Intanto per il ponte del 2 giugno si pensa in Piemonte all’obbligo della mascherina all’aperto “dove non si può garantire la distanza di sicurezza”.

Sulla riapertura dei confini regionali il 3 giugno “bisogna che si prenda una decisione insieme”, afferma il presidente della regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: “non lo decidono i presidenti da soli”.

Le regioni trasferiscono i dati al ministero della Salute e all’Istituto superiore di sanita’ “per valutare come varia la curva dei contagi. Io mi auguro si possa riaprire tutti, perche’ vorrebbe dire che continua a scendere il rischio epidemiologico. Pero’ e’ una decisione che verra’ presa di concerto tra le Regioni e il Comitato tecnico-scientifico”.
Sul 3 giugno quindi, Bonaccini, non ha dubbi che “lo si fara’ nel modo il piu’ possibile condiviso, auguriamoci che si possa riaprire tutto, vorrebbe dire che le cose stanno andando decisamente meglio”.

“Per quanto riguarda l’apertura dei confini tra le Regioni, noi dovremmo entrare nella prima apertura perché siamo una delle Regioni con il minor numero di contagi”, dichiara il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

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