Agenpress – Il Piano scuola “non contiene indicazioni operative né definisce livelli minimi di servizio ma si limita ad elencare le possibilità offerte dalla legge sull’autonomia, senza assegnare ulteriori risorse e senza attribuire ai dirigenti la dovuta libertà gestionale”. Arriva dai presidi di Anp guidati da Antonello Giannelli la bocciatura alle Linee guida sulla ripresa a settembre della scuola che devono avere il via libera domani in Conferenza Stato-Regioni.
“Scarica la patata bollente sui dirigenti scolastici, senza nuove risorse e attribuzioni. Il piano “dal punto di vista delle linee di principio rinvia a quella autonomia scolastica che in passato non ha funzionato”.
“Se non vengono assegnate nuove risorse di personale per limitare il numero di alunni per classe e nuovi spazi per organizzare le attività didattiche, l’autonomia non può funzionare”. Il documento fa anche riferimento ad una nuova collaborazione tra scuola e enti locali ma “è difficile, e non sempre per cattiva volontà, che i dirigenti scolastici possano chiudere accordi con gli enti locali in tempi così stretti”.
Il documento “è generico. Da settimane chiediamo che vengano pubblicate le linee guida, ma così non sono di grande aiuto”. I dirigenti scolastici si aspettavano più concretezza: “Non si dice da nessuna parte, ad esempio, se posso ridurre la durata della lezione. E non si definisce nemmeno un livello essenziale della prestazione per garantire tutti gli alunni a prescindere dal territorio. A maggio abbiamo indicato una strada per l’implementazione dell’autonomia, assegnando risorse aggiuntive e mano libera dei dirigenti scolastici”. Il prossimo anno “immagino che il contagio non esisterà più e che torneremo a scuola più o meno liberamente. Ma con la consapevolezza che si potrà tornare alla didattica a distanza, garantendo alcune attività in presenza, come quelle dei laboratori”.