Segreteria Nazionale UGL Scuola: “Corbellerie, ovvero la scuola che non c’è!”

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AgenPress. Siamo arrivati alla vigilia del fatidico 14 settembre, data indicata dal Ministero per la riapertura dell’anno scolastico, è ancora troppa indecisione regna nel settore. Molti presidi e dirigenti scolastici stanno sollevando perplessità sulla data, fermo restando che son già ben 7 le regioni e diversi capoluoghi di provincia sposteranno la data oltre il giorno indicato.

Sul tema dell’apertura dell’anno scolastico, il Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, ha manifestato tutta la propria preoccupazione ribadendo come, ormai da mesi, il grido dell’UGL sulla necessità di un confronto concreto sui fatti e sulla realtà sia rimasto inascoltato.

Insomma il cosiddetto “ritorno alla quasi normalità” si sta rivelando una corsa ad ostacoli, non solo per i dati di contagio registrati nel periodo post vacanze, ma soprattutto per la difficoltà delle istituzioni a fornire soluzioni valide e funzionali. Tra l’altro – afferma Ornella Cuzzupi – occorre anche dire che la macchina organizzativa che avrebbe dovuto essere messa in moto in vista dell’apertura delle scuole, appare quantomeno farraginosa se non del tutto sconclusionata, nonostante la massima disponibilità registrata tra docenti e personale tutto della scuola.

Non bastano le belle parole e i progetti sulla carta – continua il Segretario UGL – non è sufficiente raccontare nelle conferenze stampa che i ritardi non sono ritardi, le misure previste sono più che sufficiente e che il rischio zero è impossibile a raggiungere. Queste sono termini che non solo lasciano l’amaro in bocca, ma nei fatti non si tramutano in alcuna certezza. Sarebbe stato meglio misurarsi con la realtà, con quello che effettivamente è presente, con le strutture (sia esse scolastiche, sanitarie e di trasporto) che materialmente si hanno sul territorio per cercare di adeguarle all’esigenze. Si è fatto questo? Si è fatto tesoro delle parole di chi poneva problemi veri e non solo prospettive di passerelle? No. Si è invece data molta enfasi ai “faremo” e poca, pochissima sostanza a quel che è”.

Tra le altre cose, il Segretario Cuzzupi specifica come: “Non è solo la consegna dei banchi singoli in netto ritardo, la mancata assegnazione dell’organico aggiuntivo di docenti e ATA, l’affanno dei dirigenti scolastici caricati di responsabilità improprie e non tutelati, i Comuni non in grado di reperire aule, il non aver certezza di cosa e come fare in presenza di una positività o sospetta tale. No, non sono solo i singoli i casi a dare il senso dell’approssimazione, è tutto l’insieme che disegna un quadro disastrato verso il quale ci si sta muovendo. Insomma, il problema è strutturale. Che il Ministro Azzolina intraprenda una crociata contro chi denuncia certe cose non cambia i dati di fatto: siamo di fronte a un’apertura della scuola che svela scenari ad alta incognita. Basta pensare a ciò che sta accadendo in queste ore con le numerose riaperture e chiusure d’istituzioni scolastiche colpite da contagi. Poi si potranno anche chiamare “corbellerie”, ma le cose rimangono uguali. Pericolosamente uguali”.

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