Lockdown. Capone, UGL: “Tutelare salute lavoratori ma chiudere può avere esito distruttivo sull’economia”

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AgenPress. “Il lockdown è stato un provvedimento eccezionale e ha rappresentato un’extrema ratio. L’eventuale decisione di chiudere le Regioni potrebbe avere un esito distruttivo per l’intero sistema economico, da nord a sud Italia.

Ricordiamo che sono stati 841 mila i posti di lavoro persi tra giugno 2019 e lo stesso mese del 2020 a causa anche delle restrizioni. Di sicuro, bisogna tutelare la salute e mettere in sicurezza tutti i lavoratori e contrastare la diffusione del contagio da Covid-19. Tuttavia, i provvedimenti messi in atto dal Governo hanno inciso negativamente su quel tessuto fatto di piccole e medie imprese che costituisce la spina dorsale dell’economia del Paese.

Mi riferisco, anche, al settore del turismo e della ristorazione che senza aiuti e sostegni economici rischia di non farcela a superare questa seconda ondata di misure straordinarie. In tal senso, l’UGL chiede al Governo di convocare subito un tavolo con le parti sociali per discutere di sgravi fiscali, incentivi alle imprese e alle assunzioni e un piano di investimenti ad alto moltiplicatore del Pil in piccole, medie e grandi opere. E’ altresì necessario un ‘piano Marshall’ volto a rilanciare le infrastrutture e promuovere la tutela del territorio al fine di favorire la ripresa”.

Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla possibilità di chiusura delle Regioni.

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