AgenPress. “Sto ricevendo l’appello di decine di imprese in forte difficoltà” commenta Raffaele Baratto, deputato di Foza Italia in Commissione Finanze “la crisi economica sviluppatasi a seguito di quella sanitaria viene ancora sottovalutata, non se ne ha completa percezione. Ma migliaia di imprese sono a rischio insolvenza.
Il Governo con il D.l. 129/20 ha previsto la deroga di sospensione dell’attività di riscossione , ma ha lasciato invariata la scadenza al 10 dicembre per pagamento delle rate 2020 della Definizione Agevolata.
La crisi di liquidità di quest’anno non può che aggravarsi con l’anno nuovo, specialmente se il recovery fund incontrerà ritardi esecutivi. Il rischio infatti – spiega Baratto – per chi ha aderito alla definizione agevolata è quello di perdere i benefici della rateizzazione se non si rispetta una scadenza, ad oggi impraticabile, come quella del 10 dicembre.
Per questo ho presentato un’interrogazione al MEF per chiedere conto di ulteriori misure, rivolte a ritardare le iscrizioni a ruolo e le riscossioni nel corso del 2021 ma soprattutto ad ottenere la proroga del termine, strettissimo, del 10 dicembre per i versamenti relativi alla rottamazione-ter. Proroga per la quale l’unico strumento utilizzabile è quello del decreto legge. Pensare che la liquidità di aziende già fortemente debilitate possa essere rivolta, in questo momento, al saldo delle definizioni consensuali con il Fisco è fantascienza.
Oggi le imprese cercano ossigeno per galleggiare. Dopo aver dato aiuti a pioggia con una mano, il Governo rischia, con l’altra, di gettare nel tritacarne centinaia di imprese attraverso la scure dell’Agenzia delle Entrate. Faremo di tutto per impedirlo”.