AgenPress. “La situazione economica determinata dalla pandemia ha prodotto uno shock difficile da quantificare a danno delle economie dell’Ue, anche in termini di durata. La scorsa primavera, la stessa Commissione ha sospeso l’applicazione di gran parte delle norme sulla disciplina di bilancio, come il Patto di Stabilità e Crescita, ritenute non idonee e un ostacolo nel mettere in atto efficaci politiche di supporto alle economie in un momento così difficile.
Questa sospensione ha avviato un dibattito all’interno dell’Ue sull’opportunità di riscrivere tutte le complesse norme e vincoli macroeconomici, posti alla base della governance economica e alla coesione monetaria sin dai tempi di Maastricht. Che si vogliano inserire le stesse norme di disciplina di bilancio sospese proprio nell’art.9 del Regolamento Recovery and Resilience Facility è paradossale.
Vincolare per anni i Paesi che usufruiranno dell’Rrf a quel tipo di condizionalità macroeconomiche, considerate obsolete e superate in via di modifica, è un enorme errore che potrebbe non consentire la piena realizzazione dell’intero piano: l’Ue faccia marcia indietro, prima che sia troppo tardi”.
Così Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, componente della commissione Econ, nel suo intervento durante l’audizione del presidente Eurogruppo.