AgenPress. Il mondo del cinema è caratterizzato da pellicole che nel corso degli anni sono stati considerati dei veri e propri cult, o in alcuni casi hanno insegnato a futuri registi in maniera involontaria le regole per la creazione di un film di qualità.
Alcuni registi vengono considerati i padri dei generi dei loro più celebri film, proprio perchè sono stati i primi a padroneggiare tale genere e a dimostrare quanto questo potesse dare al cinema.
Tra i registi padri di vari generi cinematografici troviamo sicuramente Alfred Hitchcock, uno dei più celebri creatori del thriller che è stato soprannominato il “maestro del brivido”.
I suoi film sono tutti caratterizzati da storie intricate ricche di suspance, in grado di far rimanere gli spettatori incollati alla poltrona dalla prima all’ultima scena, senza l’uso di effetti speciali ma semplicemente creando situazioni via via sempre più da brivido fino ad arrivare al climax finale. Tra i suoi più celebri film si ricordano sicuramente Rebecca – La prima moglie (1940), Il caso Paradine (1947), Intrigo Internazionale (1959), Gli uccelli (1963) e La finestra sul cortile (1954).
Ma il suo film più famoso e ricordato è sicuramente Psycho, che nel 1960 ha sconvolto gli spettatori con la sua storia che mette in risalto il fattore psicologico dei vari personaggi.
Ciò che ha reso Psycho un vero e proprio capolavoro sono diversi elementi innovativi, che hanno portato spesso lo spettatore a rimanere spiazzato nel corso della vicenda.
Il film infatti non ha un vero e proprio protagonista che occupa la scena dall’inizio alla fine, ma è un susseguirsi di cambiamenti e depistaggi che porteranno spesso lo spettatore a non capire quale piega prenderà la vicenda.
La prima protagonista è infatti Marion, una giovane donna che dopo aver rubato del denaro dal suo posto di lavoro ed intenta a scappare si imbatte nel giovane Norman Bates, proprietario di un Motel in cui la donna alloggia per una notte. La figura del proprietario è molto controversa; egli infatti è molto legato alla figura della madre che, però, sembra essere una figura piuttosto tossica per Norman, ma che nonostante questo mostra i due molto uniti e inseparabili.
Marion sarà successivamente vittima di un omicidio mentre è intenta a farsi una doccia, nel bagno della sua camera d’albergo, nella celebre scena cult riproposta e citata in molti altri film e serie tv. Tutto farà pensare al fatto che la donna sia stata uccisa a seguito del furto, ma il denaro non viene toccato. Inoltre, il tutto fa presupporre al fatto che sia stata la madre di Norman a scagliarsi sulla donna a causa della gelosia morbosa, ma quale sia il vero movente si capirà solo alla fine del film.
Lo stesso finale è composto da un ritmo sempre più incalzante che porterà ad una conclusione sconvolgente e totalmente inaspettata.
Psycho ebbe un successo straordinario e fu candidato nel 1961 a ben quattro premi oscar come miglior regia, miglior attrice non protagonista, miglior fotografia e miglior scenografia.
Ma non solo, il film fu inserito nella classifica dei 100 miglior film americani di tutti i tempi dall’American Film Institute, aggiudicandosi il 18° e successivamente il 14° posto.
Se si desidera passare il tempo libero in modo diverso da tentare la fortuna sulle piattaforme di gioco online come Betwin 360 o altri la visione di questo film è un ottimo modo per passare qualche ora di suspance.
Come Hitchcock dichiarò in una sua intervista: “Il mio cinema è come le montagne russe del luna park, la gente paga il biglietto per avere paura e prendersi un bello spavento”.