AgenPress. “Con assoluto rispetto della differenza di ruoli e funzioni, il Parlamento non può sottrarsi al confronto sulla crisi che la Magistratura sta attraversando e l’appannamento della credibilità della funzione giudiziaria.
Sono continui i segnali di consapevolezza, pur provenienti da voci diverse all’interno della Magistratura – sono parole di Fiammetta Modena, senatrice di Forza Italia e membro della commissione giustizia di Palazzo Madama – quella associativa che ha manifestato a Mattarella la volontà di perseguire un cammino, quanto più condiviso possibile, di ripresa dei valori autentici affinché prevalga un modello di magistrato ispirato costantemente ai doveri propri dell’alta funzione esercitata a beneficio della collettività.
Quella dei 67 magistrati che hanno scritto al Capo dello Stato con nette proposte sulla rotazione degli incarichi direttivi e semi direttivi, e ritiene che non esista una alternativa al sorteggio, come descritto nella missiva – conclude l’esponente forzista – per garantire l’imparzialità della funzione di autogoverno e l’effettività dei principi di distinzione dei magistrati soltanto per diversità di funzioni, di indipendenza e di soggezione dei giudici soltanto alla Legge.
Per quanto tempo il Parlamento vuole mettere la testa sotto la sabbia?