AgenPress – “Tutta la mia vicinanza da padre ma non era alternanza scuola lavoro: Giuseppe stava facendo un percorso di formazione professionale triennale, la rivisitazione va fatta ma vanno coinvolte le Regioni. Un conto è l’alternanza scuola lavoro e un conto è la formazione professionale: dobbiamo rivedere il sistema per una educazione fuori dalle scuole e dai centri di formazione professionale. Ci deve essere un percorso formativo ed uno educativo con esperienze fuori dalla scuola ma non può essere un surrogato del lavoro, deve prevalere il rapporto educativo”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Mattino Cinque.
“In molte regioni abbiamo il 25-30% dei ragazzi che si disperdono durante il percorso scolastico. La formazione professionale è uno strumento potente anche per ridurre la dispersione ma bisogna mettere l’accento sulla parte educativa e formativa.
Tanti iniziano un percorso e non lo finiscono, la formazione professionale è una parte del sistema educativo anche se regolato dalle Regioni; bisogna accompagnare le persone al lavoro. C’è poi un tema di formazione permanente nel nostro Paese. Bisogna coinvolgere di più le imprese come soggetti attivi sul territorio, per questo insistiamo sul patto di comunità”, ha proseguito Bianchi il quale ha chiarito di non voler “ridurre le responsabilità” del ministero. “Sono eventi drammatici che non devono capitare come non possono esserci mille morti sul lavoro”.