280 cambi di casacca in questa legislatura. Proposta di modifica, chi lo fa decade dall’incarico

AgenPress –  I membri dell’Ufficio di presidenza (Vicepresidenti e Segretari) che entrano a far parte di un Gruppo parlamentare diverso da quello al quale appartenevano al momento dell’elezione decadono dall’incarico, tranne in caso ciò accada in caso di scioglimento o fusione con altri Gruppi parlamentari.

Lo prevede l’ipotesi di modifica dei regolamenti di Montecitorio, presentata dai relatori Emanuele Fiano (Pd) e Simone Baldelli (FI). Si tratta di un disincentivo al ‘cambio di casacca’. I componenti dell’Ufficio di Presidenza chiamati a far parte del Governo cessano dalle cariche dell’Ufficio di Presidenza; questa eventualità non era finora espressamente prevista nel regolamento in vigore.

Le riforme dei regolamenti delle due Camere sono da tempo allo studio, per adeguare la composizione dei gruppi – (passerà da 20 a 14 il numero minimo di deputati, da 10 a 7 per il Misto) e delle commissioni, nonché i quorum – al taglio dei parlamentari, in vigore dalle prossime elezioni. Ma negli ultimi mesi sono arrivati da vari partiti input per intervenire sul fenomeno del ‘trasformismo’, che in questa legislatura ha fatto registrare oltre 280 cambi di casacca, con un’emorragia in particolare dal gruppo del M5s e una crescita esponenziale del gruppo Misto.

In particolare sul Misto incideranno alcune delle novità in esame, disincentivi in generale ai gruppi parlamentari che ora aumentano le proprie risorse attirando una manciata di deputati. Lo stanziamento finanziario destinato annualmente dalla Camera ai Gruppi verrà ripartito non più solo in base al numero di componenti: un quarto sarà diviso in misura uguale tra i Gruppi e per la restante parte in misura proporzionale alla loro consistenza numerica a inizio legislatura.

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