6 agosto 1945. Gli Stati Uniti cancellarono Hiroshima e Nagasaki

AgenPress – Il Giappone commemora l’anniversario della tragedia all’interno del parco del Memoriale della Pace, al centro della città. Alle 8:15 esatte il rintocco della campana ha scandito l’inizio del minuto di silenzio; l’orario esatto in cui l’ordigno atomico venne sganciato dal bombardiere B29 statunitense “Enola Gay”, provocando oltre 160mila morti.

Era il 6 agosto 1945, quanto gli Stati Uniti lanciarono la prima bomba atomica su Hiroshima, una seconda bomba è stata sganciata tre giorni dopo su Nagasaki, uccidendone altre 70.000. Il Giappone si arrese il 15 agosto, ponendo fine alla seconda guerra mondiale e a quasi mezzo secolo di egemonia in Asia. I sopravvissuti, i loro parenti e altri partecipanti hanno ricordato il tragico evento alle l’anniversario alle 8.15 ora locale (l’1.15 di notte in Italia) con un minuto di silenzio. La cerimonia si è tenuta presso il Peace Memorial Park di Hiroshima è stata ridotta a causa della pandemia di coronavirus.

Il primo ministro Shinzo Abe, nel suo discorso alla cerimonia, ha affermato che il Giappone è impegnato nel divieto delle armi nucleari ma un mondo libero dal nucleare non può essere realizzato dall’oggi al domani e che è necessario avviare un dialogo tra le parti. “La posizione del Giappone è quella di fungere da ponte tra le diverse parti e promuovere pazientemente il loro dialogo e le loro azioni per raggiungere un mondo senza armi nucleari”, ha assicurato Abe. Le politiche nucleari sono divise in un rigido ambiente di sicurezza, quindi è necessario prima creare un terreno comune, ha aggiunto.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto che bisogna prendere posizione contro il nucleare senza mezzi termini: “L’unico modo per eliminare totalmente il rischio nucleare è eliminare totalmente le armi nucleari”, ha detto nel suo videomessaggio da New York. “Settantacinque anni sono troppo lunghi per non aver imparato che il possesso di armi nucleari diminuisce, piuttosto che rafforzare la sicurezza”, ha aggiunto. “Oggi, un mondo senza armi nucleari sembra scivolare ulteriormente dalla nostra portata”.

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