9a edizione “Disabilità Sociale e Successo”

AgenPress. In occasione del 60° Anniversario di AICS e del Comitato provinciale AICS di Vicenza, l’Associazione Italiana Cultura e Sport ritorna a farsi promotrice di un incontro che propone riflessioni e impegno verso l’inclusione e la cittadinanza attiva: “Disabilità Sociale e Successo”. La mattinata di coinvolgimento avrà luogo giovedì 24 marzo dalle 9 al Lanificio Conte, messo a disposizione dal Comune di Schio Assessore alle Politiche Giovanili e Cultura Barbara Corzato e vedrà la partecipazione delle classi quinte dell’Istituto Professionale G.B. Garbin di Schio.

L’iniziativa a scopo sociale “DISABILITÀ SOCIALE E SUCCESSO” è un’occasione per trattare con i ragazzi i temi di attualità e riflettere con loro su violenza di genere, disabilità sociale ma soprattutto resilienza. Come si trova la forza di rialzarsi dopo un errore o una tragedia in una società come quella attuale? Cos’è la normalità? Siamo tutti forse socialmente normali? Disabilità Sociale e Successo a partire da un titolo “atipico”, racconta come si superano i problemi, come la vita possa cambiare da un momento all’altro, come anche gli errori più gravi possano essere vissuti per aprire nuove strade e come la legalità sia alla base di una società di convivenza e rispetto. Non si vuole intendere la parola disabilità in maniera convenzionale, si vuole riferirla a qualsiasi limitazione della capacità di agire e interagire a livello sociale, perciò parliamo di disabilità sociali. Un forum a mente aperta, nato quasi 10 anni fa, proposto e realizzato dalla progettista e consulente organizzativa Monya Meneghini. Negli anni il progetto ha avuto la collaborazione del Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza, del Comune di Vicenza e di Vicenza Press, l’associazione di volontariato degli operatori della comunicazione.

La mattinata inizierà con i saluti istituzionali e l’accoglienza al pubblico. L’occasione al dialogo aperto tra e con gli studenti sarà offerto dallo spettacolo “Anime Prigioniere” della Compagnia Stabile Assai del Carcere di Rebibbia, che grazie ai testi e alla regia di Antonio Turco tocca vari aspetti della violenza di genere seguiranno poi le testimonianze dell’Associazione Brain odv che si occupa di cerebrolesioni acquisite a causa di incidenti stradali, domestici e lavorativi, un altro grande tema fin troppo attuale. “E’ un appuntamento a cui teniamo tantissimo, questo format è cominciato proprio a Vicenza quasi dieci anni fa ed è stato in pausa solo a causa della pandemia, siamo felici di ripartire proprio in occasione del nostro 60° anniversario. – Spiega Elio Rigotto di AICS Vicenza – Aics da anni si occupa di creare occasioni ed eventi per affrontare importanti tematiche sociali. “Disabilità Sociale e Successo” si articola in un breve tour che nel tempo è diventato veneto e che quest’anno sarà prima a Feltre, poi a Rovigo e infine a Vicenza.”

“Abbiamo subito accettato con grande interesse questa proposta dell’AICS e superate le limitazioni covid abbiamo trovato anche la collaborazione dell’assessore Barbara Corzato e del Comune di Schio che ci hanno messo a disposizione il Lanificio Conte. – racconta il Dirigente Alessandro Strazzulla dell’IPS Garbin – Il nostro istituto è sempre stato sensibile ai temi sociali. Negli scorsi anni, ad esempio, abbiamo realizzato un percorso sulla violenza di genere, durante il quale gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con testimoni, professionisti, rappresentanti di associazioni ed enti che si occupano di questo tema. Sono sicuro che questa sarà per la scuola un’importante occasione di confronto anche sul tema della disabilità sociale. Credo che si tratterà di una vera e propria lezione di educazione civica realizzata attraverso uno spettacolo e un dibattito, che contribuirà a incrementare nei ragazzi la consapevolezza e la sensibilità su un’importante questione al fine di renderli cittadini migliori” .

«Come Amministrazione Comunale siamo particolarmente contenti di ospitare questa iniziativa al Lanificio Conte – aggiunge l’assessore alla cultura, Barbara Corzato -. Crediamo sia fondamentale promuovere momenti di confronto e riflessione su temi importanti soprattutto per le nuove generazioni. Per gli studenti, infatti, è un’occasione preziosa non solo di formazione, ma di crescita personale».

Il programma della mattinata si sviluppa con la rappresentazione teatrale messa in scena dai detenuti, ex-detenuti ed ergastolani della Compagnia Stabile Assai di Rebibbia, seguita da un intenso momento di dialogo con i ragazzi a fronte delle tante domande e curiosità che inevitabilmente ne nascono. Allo spettacolo parteciperanno anche tre studenti dell’Istituto Garbin che seguono il corso di teatro, Silvia Esposito, Beatrice Spagnolo e Alessandro Carretta, coordinati dalla Professoressa Milva Scortegagna. Musica, teatro e riflessioni per completare poi il programma con la testimonianza dei ragazzi di Brain odv coordinati dalla Dott.ssa Ilaria Locati. Testiomials di varie età, vittime di incidenti stradali o banali infortuni – un attimo che cambia tutto il tuo mondo e la vita intera – parleranno di come hanno ripreso lentamente in mano la propria vita, con fatica e dedizione, ricominciando da zero e riscoprendo valori e punti di riferimento. Alcuni di loro sono ospitati presso la struttura LA ROCCA ad Altavilla Vicentina  – unica nel Veneto – realizzata da Brain voluta da Edda Sgarabottolo, la Presidente, per assistere le vittime di cerebro-lesioni dopo il ricovero ospedaliero. L’Associazione Brain odv da 20 anni assiste quanti hanno subito traumi cranici, emorragie e anossie cerebrali e si occupa anche di prevenzione, dialogando con gli studenti delle scuole per sensibilizzare, smentire i pregiudizi e consentire agli assistiti di avere un ruolo attivo, fortemente motivante, come promotori di messaggi.

 | ANIME PRIGIONIERE |

Adattamento scenico e regia di Antonio Turco

La violenza domestica, lo stupro, nelle sue sfaccettature (da quello subito reiteratamente da un bambino di 7 anni alla descrizione dei tratti patologici insiti nell’atto), la difficoltà di concedere il “perdono” del padre della vittima di fronte all’omicida del figlio, sono le tematiche che trovano una declinazione drammaturgica nella nuova opera della Compagnia Stabile Assai di Rebibbia. Lo spettacolo si propone, in stretta sintonia con gli obiettivi rituali della Compagnia di “agire” sulla coscienza collettiva.

Alla violenza si risponde con processi culturali che facciano crescere le persone il “rispetto per l’altro” e “l’altro da Noi” non può essere considerato il nostro nemico ma il soggetto che ha lo stesso diritto di vita che appartiene ad ogni singolo membro della comunità sociale. L’aspetto significativo è l’invito alla riflessione che attivano i detenuti e gli ex detenuti che formano la Compagnia, a testimoniare come il processo di separazione sociale, cui sono stati condannati, si è tradotto in una presa di coscienza solidaristica verso le altre categorie che subiscono odio, violenza e discriminazione, le vittime delle violenze fisiche e psicologiche! La violenza di genere è spesso rimossa da entrambi i soggetti dell’azione deviante, tanto la vittima tanto il carnefice cercano nell’oblio la soluzione ai problemi morali ed esistenziali che l’azione produce.

I MUSICISTI saranno: il batterista Lucio Turco, tra i migliori drummers italiani, collaboratore di Steve Grossman, Archie Sheepp, SAl Nisticò, Danilo Rea, Massimo Urbani, Stefano Di Battista e molti altri; il fisarmonicista Paolo Petrilli, collaboratore di Gabriella Ferri, autore di colonne sonore di due film di Pupi Avati; il bassista Roberto Turco, polistrumentista nel gruppo originario di Rino Gaetano; Enzo Pitta, chitarrista e cantante, collaboratore di Sergio Endrigo.

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