Accordo Ue-Cina. Dalla tecnologia al manifatturiero, ecco cosa prevede

AgenPress – La Ue la Cina hanno “concluso in linea di principio” i negoziati su un ampio accordo sugli investimenti. Lo hanno annunciato su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Charles Michel, dopo la videoconferenza con il presidente cinese Xi Jinping. Questo “accordo politico” sui negoziati, prima di una firma ufficiale che avverrà successivamente, aprirà la strada a “un riequilibrio del commercio e delle opportunità di affari”, ha indicato Michel.

Per il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis  Dombrovskis, l’accordo  rappresenta “il risultato più ambizioso sull’accesso al mercato (cinese), sulla parità di condizioni e lo sviluppo sostenibile che la Cina abbia mai concordato con un Paese terzo, un risultato che non va sottostimato e che giunge dopo 7 anni di discussioni”.

Saranno proibiti trasferimenti forzati di tecnologia a società cinesi, interferenze statali sulle licenze per le tecnologie. Rafforzata la protezione delle informazioni commerciali sensibili della proprietà intellettuale e dei segreti commerciali nei processi amministrativi.

Migliorata la trasparenza sui sussidi alle imprese grazie all’estensione delle discipline sulla trasparenza del Wto per i beni industriali ai servizi. Questi alcuni dei punti qualificati dell’accordo Ue-Cina che, indica la Commissione europea, “vincola la loro liberalizzazione negli ultimi 20 anni e, in questo modo, rende le condizioni di accesso al mercato per le imprese Ue chiare e indipendenti dalle politiche interne della Cina”. Inoltre, sono previste ulteriori e nuove aperture al mercato e impegni come l’eliminazione di restrizioni quantitative, limiti di capitale o requisiti di joint venture in una serie di settori.

Nel settore manifatturiero la Cina ha assunto impegni globali con esclusioni molto limitate (in particolare, nei settori con una significativa sovraccapacità). In termini di livello di ambizione, ciò corrisponderebbe all’apertura della Ue per la quale circa la metà degli investimenti esteri diretti è in questo settore (come apparecchiature di trasporto e telecomunicazioni, prodotti chimici, apparecchiature sanitarie). Per l’auto, la Cina ha accettato di rimuovere ed eliminare gradualmente i requisiti sulle joint venture e si impegnerà per garantire l’accesso al mercato per i nuovi veicoli ‘puliti’.

Nei servizi finanziari la Cina ha già avviato il processo di progressiva liberalizzazione e si impegnerà a mantenere tale apertura agli investitori Ue. Sono stati rimossi i requisiti per le joint venture e i limiti alle azioni estere per attività bancarie, negoziazione di titoli e assicurazioni (inclusa la riassicurazione), nonché per la gestione patrimoniale.  Nel settore salute offrirà una nuova apertura del mercato eliminando i requisiti di joint venture per gli ospedali privati nelle principali città cinesi, tra cui Pechino, Shanghai, Tianjian, Guangzhou e Shenzhen.

Nella ricerca e sviluppo (risorse biologiche) non si era mai impegnata in precedenza a essere aperta agli investimenti esteri in ricerca e sviluppo delle risorse biologiche: ha accettato di non introdurre nuove restrizioni e di concedere alla Ue qualsiasi revoca delle attuali restrizioni in questo settore che potrebbe verificarsi in futuro.

Nei servizi cloud sarà revocato il divieto di investimento che ora saranno aperti agli investitori della Ue soggetti a un limite di partecipazione del 50%. Per i servizi informatici, la Cina ha accettato di vincolare l’accesso al mercato per i servizi informatici, un miglioramento significativo rispetto alla situazione attuale.

E includerà una clausola di “neutralità tecnologica”, che garantirebbe che i limiti di capitale imposti per i servizi di telecomunicazioni a valore aggiunto non verranno applicati ad altri servizi come finanziari, logistici, medici se offerti online. Per il trasporto marittimo internazionale, la Cina consentirà investimenti nelle attività ausiliarie terrestri, consentendo alle società Ue di investire senza restrizioni nella movimentazione delle merci, depositi e stazioni di container, agenzie marittime.

Ciò consentirà alle società Ue di organizzare una gamma completa del trasporto multimodale porta a porta, compreso il tratto nazionale del trasporto marittimo internazionale. Poi Pechino eliminerà i requisiti di joint venture in servizi immobiliari, servizi di noleggio e leasing, riparazione e manutenzione per trasporti, pubblicità, ricerche di mercato, consulenza gestionale e servizi di traduzione. Oltreché nei servizi ambientali come fognature, abbattimento acustico, smaltimento dei rifiuti solidi, pulizia dei gas di scarico, protezione della natura e del paesaggio, servizi igienico-sanitari.

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