Acerbo – Patta (PRC-SE): il governo prenda esempio dal Papa e la smetta di dar retta a Confindustria

Agenpress. Il governo e tutte le forze politiche dovrebbero prendere esempio dal Papa e dire no alle pressioni di Confindustria. Il lockdown è stato già una farsa premeditata perchè è stata impostato in modo da consentire a troppe imprese non essenziali di aggirarlo.

Ora sta scattando una riapertura anticipata dell’automotive che dà l’idea dello strapotere illiberale di una multinazionale con sede fiscale all’estero ma che controlla troppi quotidiani in Italia. Invece di cedere su tutta la linea il governo dovrebbe riflettere sui dati tedeschi e sulla strage in Lombardia.

Le precise domande di Francesca Nava di TPI al premier Conte durante l’improvvisata conferenza stampa a Bergamo hanno dimostrato che la responsabilità per la mancata zona rossa è bipartisan e che in Lombardia il lockdown è stato una farsa con costi umani inaccettabili.

Riteniamo poi folle applicare le stesse norme a una regione come la Puglia con i contagi praticamente a zero e alla Lombardia, la regione tuttora con contagi e decessi da piena emergenza.

Le stesse dichiarazioni di Arcuri sono una nuova dichiarazione di resa perchè ammette implicitamente che la riapertura non deriva da dati sanitari ma da considerazioni economiche. Rifiutiamo come cinico e immorale il fatto che si proceda in nome del profitto dando come scontata una possibile, parole del Presidente del consiglio,  ripresa dei contagi. In Germania il numero dei contagi sta risalendo perchè si sono riaperte fabbriche.

Il diritto costituzionale alla salute viene prima dei profitti! I decisori politici sono tenuti a garantirlo. Non lo dice solo il papa ma la Costituzione nata dalla Resistenza.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale

Antonello Patta, responsabile lavoro

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

 

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