Addio ad Ennio Doris. Il figlio: “Sei sempre stato Superman e per me sempre lo sarai”

AgenPress – Tanta gente sul sagrato della chiesa parrocchiale di Tombolo per dare l’addio a Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, deceduto nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. Un banchiere milanese d’adozione, ma saldamente ancorato alle origini venete. Doris tornava nella sua Tombolo ogniqualvolta gli era possibile.

Ai funerali sono attese circa 5.000 persone, compreso il gotha della finanza, Da Silvio Berlusconi, con i figli Marina e Piersilvio, ad Alberto Nagel, Marco Tronchetti Provera, Alessandro Benetton. Un lungo applauso della folla ha salutato l’arrivo del feretro nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo.

La bara è stata accolta sulla soglia, dove è stata benedetta dal parroco don Bruno Cavarzan, sulle note dell’Ave Maria di Schubert. Cinque sacerdoti ad officiare la cerimonia della comunità cattolica Nuovi Orizzonti. “Il mondo a Tombolo non si era mai visto – ha detto don Bruno – Ennio ce l’ha portato”. Il parroco ha ricordato come Ennio Doris e la moglie Lina non mancassero mai alla messa domenicale.

Tutta la cittadina ha voluto stringersi attorno alla famiglia del finanziere. Una Tombolo ‘blindata’ dalle forze dell’ordine, per accogliere le tante personalità politiche e dell’economia arrivate per le esequie di Doris. Data l’esigua capienza, sono state poche le persone ammesse in chiesa, mentre molte altre seguono la cerimonia funebre dai maxi-schermi.

Commovente il ricordo dei 7 nipoti saliti sul pulpito: “Ti ringraziamo per ciò che ci hai donato, il tuo impegno ci ha regalato una vita di scelte. Non ci hai mai imposto nulla, ci hai insegnato ad amare incondizionatamente. Il tuo amore verso la nonna è stato sacro, essere resi partecipi di un’amore così puro è una fortuna. Non preoccuparti della nonna, ce ne occupiamo noi. Lei non è sola, è con noi che l’amiamo quanto la ami tu. Tu, dolcissimo nonno, sei ancora qui con noi, ti vediamo in ogni luogo. Questo viaggio verso il cielo dovevi farlo tu per primo”.

Il ricordo di Massimo Doris: “Giovedì, mentre preparavo la camera ardente, pensavo a quello che sei riuscito a creare partendo da nulla, da Tombolo da un quartiere povero di un paese povero, doveva vivevate in una casa in quindici. Sei partito dal niente e hai costruito tutto questo. I banchieri non godono di simpatia, ma tu eri amato, basta vedere quante attestazioni di stime ci sono giunti, anche dai concorrenti. In Banca Fideuram 350 consulenti consulenti finanziari si sono alzati in piedi e ti hanno tributato un applauso. Sei stato un grandissimo papà. Per un bambino il papà è un supereroe, poi uno cresce e si rende conto che il papà è una persona come le altre. Beh, per me sei sempre rimasto Superman – ha detto piangendo – e sempre lo sarai. Buon viaggio papà”.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie