Afghanistan. Biden, evacuazione militare da Kabul un “successo straordinario”. Non volevo prolungare la guerra

AgenPress – Nel suo primo discorso dalla fine della guerra in Afghanistan, Joe biden ha elogiato lo “straordinario successo” dell’evacuazione militare, definendola “non una missione di guerra, ma una missione di misericordia”.

“Lo straordinario successo di questa missione è dovuto all’incredibile abilità, al coraggio e al coraggio disinteressato dell’esercito degli Stati Uniti e dei nostri diplomatici e professionisti dell’intelligence”. 

Biden ha anche parlato a lungo degli sforzi di evacuazione, affermando che il 90% degli americani che voleva andarsene è stato in grado di evacuare l’Afghanistan, aggiungendo che circa 5.500 cittadini americani sono stati evacuati.

“Per quei restanti americani, non c’è una scadenza”, ha detto Biden, aggiungendo che gli Stati Uniti sono “impegnati a farli uscire se vogliono farlo”.

Biden ha affermato che l’amministrazione ha contattato gli americani per evacuare “19 volte” nelle ultime settimane.

Biden ha propagandato lo sforzo di evacuazione, indicando le 120.000 persone evacuate dall’Afghanistan dicendo: “nessuna nazione ha mai fatto qualcosa di simile in tutta la storia”. “Non avevo intenzione di estendere una guerra per sempre. E non stavo estendendo un’uscita per sempre”, ha detto Biden, difendendo una decisione che ha attirato l’attenzione per la sua esecuzione.

Biden ha affermato che la vera decisione in Afghanistan è stata “tra la partenza e l’escalation”, inquadrando la sua scelta di ritirare le truppe come l’unica opzione a parte l’aumento delle forze nel paese.

“Il fatto è che tutto è cambiato”, ha detto Biden, citando l’accordo con i talebani firmato dal suo predecessore.

Biden ha affermato di assumersi la “responsabilità” della sua decisione di ritirarsi, ma ha affermato di “rispettosamente in disaccordo” con coloro che affermano che avrebbe dovuto iniziare le evacuazioni di massa prima, sostenendo che ci sarebbe stata una “corsa all’aeroporto”.

“Per coloro che chiedono un terzo decennio di guerra, chiedo, qual è l’interesse nazionale vitale? A mio avviso ne abbiamo solo uno: assicurarci che l’Afghanistan non possa mai più essere usato per lanciare un attacco alla nostra patria”. 

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