Afghanistan. Gen. Battisti, video esecuzioni in strada. Talebani legati a Al Qaeda. Biden avvertito

AgenPress – Ci sono video di questi giorni in cui “si vedono esecuzioni per strada” aggiunge. I talebani dicono di valorizzare le donne, ma all’interno della legge islamica della Sharia. Una palese contraddizione”.

Lo dice in un’intervista a Qn il generale Giorgio Battisti, primo comandante, tra il 2001 e il 2002 del contingente italiano incardinato nella missione Isaf (International Security Assistance Force) in Afghanistan con successivi altri incarichi di vertice fino al 2014.

Inoltre l’intelligence Usa a tutt’ oggi “ha le prove che i guerriglieri hanno ancora rapporti stretti con cellule di Al Qaeda. Anas Haqqani, dell’ufficio politico dei Talebani, a Kabul in questi giorni, è il fratello di Sirajuhddin Haqqani, leader dell’omonima rete jihadista”.

Non c’è da fidarsi delle dichiarazioni dei talebani “ad uso mediatico. Con le prime manifestazioni di protesta a Kost e Jalalabad ci sono stati morti fra i manifestanti. Credo che i talebani siano guidati nella strategia della presentabilità dai Paesi che li sostengono, come Pakistan, Arabia Saudita, Qatar, Turchia. I principi di base restano fanatismo e radicalismo”.

La possibilità che l’Afghanistan torni ad essere la casa del terrorismo islamico “è un’ipotesi fondata. Lo dicono i rapporti dell’Intelligence Usa e dell’Onu. Oggi sono censiti sul terreno almeno venti gruppi terroristici attivi sul confine col Pakistan”. L’Europa ora deve alzare il livello di sicurezza “anche se non credo alla possibilità di attentati a breve tipo Torri gemelle. Piuttosto il network del terrore può usare affiliati jihadisti già presenti in Europa teleguidandoli con Internet”.

Pentagono, sottolinea Battisti, aveva avvertito Biden “della scarsa tenuta dell’esercito afghano, ma lui ha voluto procedere ugualmente. Italia e Inghilterra hanno tentato una mediazione, ma è stato inutile. Ed è successo il disastro” . Come alternativa gli americani “avrebbero potuto lasciare un presidio senza compiti di combattimento di 2500 uomini. E pure noi avremmo potuto impegnare una forza minima di supporto con altri Paesi. Per il generale ” sarebbe stato sufficiente probabilmente per evitare l’offensiva talebana”.

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