Afghanistan. I talebani verso la Valle del Panshir, culla della resistenza di Ahmed Massoud. “Non cederanno mai”

AgenPress – I talebani stanno penetrando in profondità nella Valle del Panshir, l’ultimo baluardo della resistenza in Afghanistan: resistenza che fatica a tenere le proprie posizioni, mentre in molti fuggono dai villaggi, innescando una potenziale crisi umanitaria. Lo rivelano fonti locali, secondo le quali i jihadisti, ormai dotati di armi moderne confiscate all’ex esercito esercito regolare afghano e di unità di élite, avrebbero conquistato nuovi distretti nella valle.

Ali Maisam Nazary, portavoce della resistenza ma che non sitvrova nella valle, afferma che i miliziani che combattono i talebani “non cederanno mai”, mentre l’ex vicepresidente Amrullah Saleh, che è al fianco di Ahmed Massoud – figlio del”Leone del Panshir”, Ahmed Shah Massoud, ucciso dai talebani nel 2001 -, constata che la situazione è difficile per la resistenza e parla del rischio di una “crisi umanitaria su larga scala”innescata dalle migliaia di abitanti del Panshir “sfollati dall’avanzata talebana”.

Fino a ieri i distretti caduti nelle mani degli Studenrti del Corano erano almeno quattro. L’unica certezza è che sono arrivati fino al villaggio di Anabah, a 25 km dall’ingresso meridionale della valle del Panshir, che è lunga 115 km. Ad Anabah sorge l’ospedale di Emergency: finora i Talebani “non hanno interferito con le attività di Emergency”, scrive l’ong fondata da Gino Strada, che aggiunge tuttavia che “molte persone hanno lasciato i loro villaggi negli ultimi giorni”.

In Afghanistan “ci sono le condizioni per una guerra civile”, secondo il capo di stato maggiore dell’Esercito Usa, gen. Mark Milley, intervistato da Fox News. “Non so dire se i Talebani riusciranno a governare, a consolidare il loro potere, ma vedo buone probabilità per una guerra civile estesa che potrebbe portare a una ricostituzione di Al Qaida o a una crescita dell’Isis o di altri gruppi terroristici”, ha detto il militare americano. Milley ha ribadito che il terrorismo potrebbe “risorgere”nella regione “entro 12 o 24 o 36 mesi”.

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