Afghanistan. L’ex marine britannico Pen chiede aiuto per i 1600 cani e gatti del rifugio da lui fondato

AgenPress – Mentre i talebani subentrano in Afghanistan, le vite di animali e personale al rifugio per animali di @nowzadrescue a Kabul, sono ora in pericolo imminente!

Il fondatore di Nowzad, Pen Farthing (ex comandante britannico) implora il governo britannico di offrire asilo ai suoi 25 dipendenti e alle loro famiglie immediate! Giustamente, si rifiuta di tornare nel Regno Unito da solo, lasciando indietro tutti! Hanno con loro 98 cani e 89 gatti, che cercano disperatamente di volare verso un paese più sicuro!
Possiamo aiutarli condividendo e creando consapevolezza.
Queste persone hanno salvato migliaia di animali feriti e malati, addestrati oltre 500 veterani e hanno compiuto innumerevoli atti gentili per il benessere degli animali.

 

Pen Farthing, che è riuscito a realizzare il miracolo di un rifugio per cani, gatti e altri animali in uno dei luoghi più pericolosi della Terra e ora rifiuta di abbandonare lo staff dell’associazione che ha fondato, Nowzad, e 1600 tra cani e gatti che si possono ancora salvare (quelli malati, purtroppo, dovranno essere sottoposti ad eutanasia).

Ieri Farthing ha lanciato su Facebook un disperato appello per trovare le risorse necessarie a noleggiare un cargo e mettere in sicurezza tutti, umani (tra cui molte assistenti veterinarie) e quattrozampe: ci vogliono 200 mila dollari.
La presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, on . Michela Vittoria Brambilla, invita tutti coloro che amano gli animali a contribuire come possono a questa impresa che merita davvero l’aggettivo “eroica”. Il modo più semplice è donare con Paypal su https://www.nowzad.com/donate/rest-of-world.
Tutto è cominciato nel 2006, quando Farthing fu mandato nell’Afghanistan occidentale, regione di Helmand, distretto di Naw Zad. Lì decise di salvare un cane, battezzato Nowzad, usato per i combattimenti e lo portò in Gran Bretagna. Da allora l’organizzazione fondata dal soldato ha aiutato centinaia di militari a condurre in patria gli animali randagi con cui avevano fatto amicizia in zona di guerra e poi ha realizzato il rifugio che ora si cerca di salvare dal collasso, improvviso e totale, dello stato afgano filoccidentale.

“Ho bisogno di far uscire il mio staff. Non c’è stata assolutamente alcuna comunicazione da nessuno al Foreign Office (sul) mio staff afghano, che ora è nella posizione più disperata. Devono essere portati via dall’Afghanistan. Devono andarsene a causa di ciò che abbiamo fatto a questo paese. Sono in pericolo».

L’ente di beneficenza ha lanciato una campagna chiamata Operazione Ark per raccogliere fondi per 200.000 sterline per aiutare a evacuare il personale di Mr Farthing, i loro familiari e gli animali dell’ente di beneficenza fuori dal paese.

I sostenitori in Gran Bretagna stanno anche lavorando per cercare di aiutare il signor Farthing e la sua squadra a partire sani e salvi dall’Afghanistan.

 

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