Inoltre, non c’è attualmente alcuna legislazione per proteggere il benessere dei polpi negli allevamenti e la loro dieta carnivora ne rende l’allevamento insostenibile e dannoso per l’ambiente.
La biologa marina Dr Elena Lara, Responsabile della ricerca sui pesci per Compassion in World Farming e autrice del report, ha spiegato:
Il film di Netflix, Il mio amico in fondo al mare (My Octopus Teacher, 2020), ha dato al mondo uno sguardo commovente sulla vita di questi animali selvatici unici, naturalmente solitari e fragili. Le persone che l’hanno visto saranno inorridite nello scoprire che ci sono piani per confinare queste affascinanti, curiose e senzienti creature in allevamenti intensivi. La loro vita non sarebbe una vita degna di essere vissuta.
Ecco perché, oggi, abbiamo inviato il nostro report e scritto lettere ai Governi di Spagna, Giappone, Messico e Stati Uniti, dove l’allevamento di polpi si sta sviluppando, esortandoli a impedire qualsiasi ulteriore sviluppo di questa pratica crudele e dannosa per l’ambiente.
UNA VITA NON DEGNA DI ESSERE VISSUTA
Sfortunatamente, l’industria sta studiando la possibilità di allevare intensivamente i polpi senza considerare adeguatamente il loro benessere o il danno ambientale che verrebbe causato. Ecco perché continueremo a fare pressione sui politici e sulle altre parti interessate per impedire l’allevamento di queste straordinarie creature.