App Immuni. Urso (FDI). Per essere efficace deve essere pronta il prima possibile e deve essere interoperativa con quelle degli altri Paesi europei

Agenpress –  “Il Copasir ha approvato un documento che ha trasmesso al Parlamento, in cui dà le indicazioni proprio in riferimento al compito di garantire la sicurezza nazionale e gli strumenti che siano in grado di garantire la protezione dei dati. Per quanto riguarda l’app, sappiamo che deve essere realizzata il prima possibile e deve essere utilizzata da un grande numero di cittadini per essere efficace. Poi l’efficacia dipenderà anche da quanti tamponi verranno fatti”.

Così Adolfo Urso, senatore di FDI e vicepresidente del Copasir,  intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus sull’app Immuni.

“E inoltre, assolutamente decisivo, l’app deve essere interoperativa con quelle degli altri Paesi europei, da cui proverranno i turisti dopo la riapertura delle frontiere. I rischi geopolitici dell’app non sono mitigabili del tutto perchè l’Italia sembra che non abbia ancora la tecnologia per sviluppare in house questo strumento, quindi ci siamo affidati a dei privati e tra questi anche un cittadino di Hong Kong. Chiediamo quindi che i proprietari dell’app non dispongano delle informazioni e dei dati sui cittadini e sullo Stato italiano, questo ancora non è chiaro. E’ giunto il momento di dire al governo che l’Italia debba dotarsi di un sistema di cloud nazionale per garantire la nostra sovranità sui dati”.

Sull’origine del Coronavirus. “Sulla causa del Coronavirus e sulla gestione della pandemia il nostro Paese è stato l’unico ad accettare la versione della Cina, anzichè chiedere chiarimenti sulle cause della pandemia sia sulle modalità di comunicazione del governo cinese, arrivata con colpevole ritardo. Perchè mai l’Italia ha volontariamente e acriticamente diffuso la versione cinese sul Coronavirus? Questo sarà oggetto del lavoro del Copasir”.

Sul prestito a Fca. “Fca deve dimostrare che tutte queste risorse siano utilizzate esclusivamente per gli stabilimenti in Italia. Dovrebbe fornirci notizie su eventuali altri supporti che la holding avrà in altri Paesi dove produce e dove ha la sede legale e sede fiscale. Dovrebbe indicare anche con trasparenza quante tasse paga e in quali Paesi”.

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