Arrivano soldati russi, vestiti da ucraini. Dicono ‘Slava Ukraïni!’ e chi risponde ‘Herojam slava!’ viene ucciso. Questi corridoi sono corridoi di controllo e morte
AgenPress. “La gente viene messa sugli autobus, ma molti spariscono. Spariscono i pulmini dove sono caricate le persone e nessuno sa ora dove li hanno portati. C’è la possibilità che siano andati nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk.
È la denuncia gravissima del vescovo di Kharkiv-Zaporizhzhia, mons. Pavlo Honcharuk.
Il vescovo mette in guardia sui corridoi umanitari organizzati dall’esercito russo e parla di “cose strane” che succedono. “Fanno vedere di mettere in salvo le persone ma la verità non è questa. La verità è che fanno uscire le persone dai posti in cui si nascondevano, li portano in un centro dove rimangono due o tre giorni, e lì fanno controlli”.
A quel punto diventa tutto molto poco chiaro. C’è chi passa, chi rimane e chi viene portato via. Addirittura, mons. Honcharuk racconta che “arrivano soldati russi, vestiti da ucraini. Dicono ‘Slava Ukraïni!’ e chi risponde ‘Herojam slava!’ viene ucciso. Questi corridoi sono corridoi di controllo e morte”.
“Sono grato a tutti coloro che sono coinvolti nel rendere l’operazione di evacuazione un successo. Speriamo di continuare a salvare le persone dall’Azovstal da Mariupol. Croce rossa, governo ucraino e organismi internazionali – dice il vescovo – stanno facendo di tutto per mettere in salvo le persone mentre spendere una parola per il presidente russo Putin non ha senso perché non ascolta nessuno. Ha solo paura e gioca sulle vite della gente”.
Fin dall’inizio della guerra in Ucraina, il vescovo non ha mai abbandonato la città di Kharkiv. I bombardamenti – racconta – sono continui, “tutto il tempo” e con il passare dei giorni la situazione sta diventando “troppo difficile per la popolazione. La gente è stanca di vivere in questa sofferenza, senza sapere cosa succederà dopo.