Astrazeneca. 28 mln di dosi in uno stabilimento di Anagni. Breton (Ue), rimarranno in Europa

AgenPress – La Commissione Europea ha chiesto al Presidente del Consiglio di verificare alcuni lotti di vaccini AstraZeneca presso uno stabilimento di Anagni (Roma). Il Presidente del Consiglio ha informato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha inviato un’ispezione, che si è tenuta tra sabato e domenica ad opera dei Carabinieri NAS. I lotti ispezionati – spiegano ancora fonti ufficiali – sono risultati con destinazione Belgio. Tutti i lotti in uscita vengono controllati dai NAS La vicenda è stata rivelata dal quotidiano La Stampa, che aveva parlato di circa 29milioni di dosi di vaccino AstraZeneca trovate nello stabilimento della Catalent di Anagni, in provincia di Frosinone. Dosi, già pronte alla somministrazione.

“Al momento non sono previste esportazioni oltre ai paesi COVAX. Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di rilascio del controllo qualità per essere inviate a COVAX come parte del nostro impegno a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito: il vaccino è stato prodotto al di fuori dell’UE e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale”. Così la multinazionale AstraZeneca in relazione a dichiarazioni, definite dall’azienda “inesatte” relative al ritrovamento, da parte dei carabinieri del Nas, di  milioni di dosi di vaccino nello stabilimento di Anagni. L’UE, rileva l’azienda, “sostiene pienamente la fornitura di paesi a basso e medio reddito attraverso lo strumento COVAX”. Ci sono nello stabilimento di Anagni “altri 16 milioni di dosi di vaccino in attesa del rilascio del controllo di qualità e destinate all’ Europa. Quasi 10 milioni di dosi saranno consegnate ai paesi dell’ Ue durante l’ultima settimana di marzo, il saldo ad aprile, poiché le dosi sono state approvate per il rilascio dopo il controllo di qualità”,  afferma l’azienda  precisando di voler “chiarire alcune dichiarazioni inesatte relative alle dosi di vaccino nello stabilimento di Anagni”.

AstraZeneca sottolinea che “non è corretto descrivere questa come una scorta”.  “il processo di produzione dei vaccini è molto complesso e richiede tempo. in particolare – conclude l’azienda – le dosi di vaccino devono attendere l’autorizzazione del controllo di qualità dopo il riempimento delle fiale”.

La richiesta di ispezione al sito di Anagni, in Italia, sulle dosi di AstraZeneca  “è stata avviata dal commissario dell’Ue Breton” alla guida della task force sui vaccini, “che ha sottolineato l’importanza della piena trasparenza sul numero di dosi che vengono prodotte nei siti europei di AstraZeneca. La task force è in attesa di conferma sull’esatta provenienza dei lotti individuati ad Anagni. Confidiamo che AstraZeneca faccia il possibile per garantire che tutti i lotti disponibili siano spediti non appena il processo di controllo qualità sarà completato”, spiegano fonti della Commissione europea.

“Quel che è certo è che a parte una quantità prevista per Covax, per i Paesi poveri, il resto delle dosi sarà distribuito esclusivamente tra i Paesi dell’Unione europea”, ha dichiarato alla radio spagnola Cadena Ser il commissario Ue, Thierry Breton, a capo della task force per la produzione dei vaccini. Breton ha confermato che si tratta di dosi prodotte principalmente nello stabilimento di AstraZeneca, Halix, situato nei Paesi Bassi che non ha ancora ottenuto l’autorizzazione dall’Agenzia europea dei medicinali.

“Lo stabilimento di Halix (Leiden) necessita dell’autorizzazione dell’Agenzia Europea ma, come sappiamo, i dati sono già stati inviati all’Ema e ci aspettiamo una risposta nei prossimi giorni. Quando ottengono il visto come laboratorio di produzione, possono essere distribuiti tra i Ventisette”.

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