Austria. Sebastian Kurz lascia la politica. Non sono né un santo né un criminale. Dimostrerò l’infondatezza delle accuse

AgenPress – “Non sono né un santo né un criminale. Dimostrerò l’infondatezza delle accuse sollevate contro la mia persona, anche se dovrò aspettare anni”.

Lo dice l’ex cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, annunciando in una breve conferenza stampa il suo ritiro dalla scena politica ammettendo di aver preso delle “decisioni sbagliate”.

“Ultimamente la fiamma dell’entusiasmo si è però abbassata”, perché si è dovuto difendere da “accuse e insinuazioni”, ha proseguito, lamentando di essersi sentito, assieme allo staff, a volte “la preda di una caccia”. “Sostegno e rifiuto sono importanti in una democrazia liberale”, ha precisato Kurz. “Ora vado a prendere mia moglie e mio figlio in ospedale”, ha concluso l’ex cancelliere. La sua comunicazione non prevedeva domande dei cronisti. Kurz, travolto dalle polemiche successive all’inchiesta sui sondaggi pilotati pagati con fondi pubblici, si era dimesso a ottobre.

Era stato lo stesso 35enne a chiedere al presidente Alexander Van der Bellen di nominare Alexander Schallenberg, ministro degli Esteri dal 2019, al suo posto. Kurz, tuttavia, è rimasto leader del partito popolare Oevp e capogruppo in Parlamento, ruoli che secondo la stampa austriaca ha intenzione di lasciare. Nuovo segretario Oevp potrebbe diventare il ministro degli interni Karl Nehammer.

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