Autostrade. Aspi scrive al governo: proposti 3,4 mld di indennizzi, 14,2 di investimenti

AgenPress –  La nuova proposta dell’azienda porterebbe a 3,4 miliardi i risarcimenti, tra indennizzi e manutenzione straordinaria. Inoltre prevederebbe 7 miliardi di manutenzioni e 13,2 miliardi di investimenti.

Ci sarebbe anche un abbassamento dei pedaggi sulla base del sistema regolatorio dell’Autorità dei trasporti. Nella proposta dell’azienda sarebbe anche indicata la volontà di aprire all’ingresso di nuovi soci, mentre non comparirebbero riferimenti a possibili modifiche del decreto Milleproroghe sul tema dei risarcimenti dello Stato all’azienda in caso di revoca della concessione. L’abbassamento delle tariffe sarebbe pari all’1,75% per tutta la durata della concessione.

Non viene giudicata “sufficiente”, a un primo esame, dal M5s, la proposta di Aspi. A quanto si apprende da fonti pentastellate di governo starebbe già emergendo qualche malumore, al trapelare delle prime notizie sulla proposta giunta all’esecutivo. “I Benetton devono uscire dalla gestione”, è l’idea dei pentastellati.

“Io sono per la revoca” della concessione ad Aspi “con un piano preciso che riesca a supportarne la gestione”, è la posizione del presidente della Camera Roberto Fico, esponente di rilievo del M5S da sempre più ostile al mantenimento della concessione nelle mani della società del gruppo Benetton. “Mi interessa però affermare un principio dopo la tragedia del ponte Morandi: è finito il tempo in cui può succedere un disastro e chi ha la concessione di un bene pubblico pensa di farla franca, perché si sente proprietario di quel bene. I beni pubblici vengono affidati, chi sbaglia, va via”. Più sfumati i toni di Italia Viva: attenzione ai rischi della revoca della concessione ad Aspi, dai lavoratori alla gestione al risarcimento, afferma Luigi Marattin. “Da parlamentare e da cittadino – afferma – vorrei però sapere chi da martedì subentra nella gestione delle autostrade e con quali risorse, che fine fanno i lavoratori di Aspi e che valutazione di rischio è stata fatta sul risarcimento plurimiliardario che dovrebbe essere versato ai Benetton, dalle tasche dei contribuenti, in caso di azione temeraria”.

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