Berlusconi. Draghi governa in circostanze eccezionali. Bipolarismo, passo avanti verso democrazia compiuta

AgenPress – “Il bipolarismo in Italia è certamente imperfetto, ma è un grande passo avanti verso la democrazia compiuta”. Così, in una lunga lettera al Corriere della Sera, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, commenta un articolo su un eventuale riposizionamento centrista di Forza Italia. “Ciò non viene meno neppure con il governo Draghi, che nasce in circostanze eccezionali e non esprime una formula politica per il futuro”, evidenzia Berlusconi.

“Bipolarismo- scrive Berlusconi – significa un sistema maturo nel quale il senso dello Stato e della comune responsabilità istituzionale unisce i due schieramenti. Questo è precisamente il ruolo che Forza Italia ambisce ad esercitare nell’ambito dello schieramento che noi abbiamo fondato, il centro-destra. Un centro-destra al quale rivendico come merito di essere sempre stato leale, fino al punto di sacrificare spesso, quando guidavo il governo, le ragioni di partito a quelle della coalizione”.

Forza Italia, aggiunge Berlusconi, “rappresenta l’unica forza politica che possa definirsi coerentemente liberale, cristiana, europeista e garantista. Questi quattro aggettivi si integrano e si completano l’uno con l’altro nel definire la nostra identità e il nostro ruolo. Un’identità e un ruolo che si possono esercitare, non solo in Italia ma in tutte le democrazie occidentali, solo in una coalizione di centro-destra”.

Il professor Galli della Loggia  “ha ragione nel definire geneticamente propria di Forza Italia la ‘vocazione conservatrice-moderata di tono liberale’. Ha ragione anche nel parlare di posizionamento centrista (non ‘riposizionamento’, come scrive, perché non è mai venuto meno). Si tratta però di definire meglio il concetto di ‘centro'” ovvero il centro “del Partito popolare europeo, che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia, alternativo alla sinistra”.

“Ogni richiamo a consolidare la vocazione e l’identità di Forza Italia va esattamente nella direzione in cui sto lavorando. Non per realizzare un’improbabile politica dei ‘due forni’, che non ci è mai appartenuta, ma per rafforzare il profilo liberale ed europeista di un centro-destra di governo, destinato a guidare il Paese dal 2023, che sarà possibile soltanto a queste condizioni”.

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