Berlusconi. La telefonata di Conte e l’amarezza della figlia Marina. No caccia al colpevole

AgenPress –  “L’ ho chiamato io la sera in cui ho saputo che aveva contratto il virus. E’ stata una breve telefonata. Gli ho presentato i migliori auspici di pronta guarigione”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte, alla festa del Fatto Quotidiano.

Silvio Berlusconi ha passato la seconda notte al San Raffaele  “più tranquilla” di quella precedente,  ha dormito per alcune ore, è sotto costante monitoraggio e continua la somministrazione della terapia per proteggere il sistema respiratorio. “Non ha la febbre”, dicono fonti vicine al leader di Forza Italia. Mentre la figlia Marina chiede riserbo e di non scatenare la caccia all’untore: “Credo che la malattia di mio padre, come quella di qualunque altro essere umano, meriterebbe ben maggiore rispetto, discrezione e attenzione alla verità di quanto non legga e non ascolti in questi giorni. Giorni segnati dalla ossessiva ricerca di conflitti che non esistono e da una caccia al ‘colpevole’ che lascia davvero sconcertati”.

 “Per quanto mi riguarda,  mi vedo attribuiti non solo pensieri che non ho mai avuto e accuse che non mi sono mai sognata di formulare, ma addirittura parole e giudizi che non avrei mai avuto motivo di pronunciare. Sarò un’ingenua, ma non riesco a rassegnarmi nel vedere così calpestati i sentimenti di familiari, amici veri, collaboratori leali. Oltre, naturalmente, all’impegno dei medici che stanno seguendo come sempre mio padre con grande professionalità e umanità e che ci tengo ancora una volta a ringraziare”.

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