Bombardieri (segr. Uil): “Proroga blocco licenziamenti necessaria per evitare lo scoppio di una bomba sociale”

AgenPress. Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul blocco dei licenziamenti. “La situazione è molto critica, perché la pandemia non accenna a diminuire quindi continuiamo a chiedere al governo una proroga del blocco dei licenziamenti e degli ammortizzatori sociali –ha affermato Bombardieri-. Non possiamo far scoppiare una bomba sociale di 1 milione di licenziamenti”.

Sul dialogo con il ministro Orlando. “C’è un metodo di confronto, che è partito addirittura prima del discorso del neo premier alle Camere. Ci ha convocato anche la settimana scorsa e questa settimana per un confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali. Devo dare atto che nel metodo in questo governo c’è sicuramente un cambio di attenzione al confronto con le parti sociali. Ovviamente verificheremo nei contenuti le scelte economiche e finanziarie che farà questo governo”.

Sulle differenze col precedente governo. “Per distinguere oggi destra e sinistra bisognerebbe riprendere in mano il libro di Bobbio. Il tema non è sé il governo precedente fosse più di destra o più di sinistra. Noi misuriamo i risultati. Con Conte facemmo due accordi importanti sulla sicurezza sul lavoro, dopodichè ci siamo persi su una serie di temi come scuola, rilancio e riforma degli ammortizzatori sociali. Adesso abbiamo apprezzato che Draghi abbia sentito le organizzazioni sindacali durante le consultazioni, è sicuramente un gesto di attenzione. Dopodichè aspetto di verificare se Draghi è l’allievo di Federico Caffè o il presidente della Bce, io spero nella prima versione”.

Sul vaccino. “Sappiamo che il vaccino è l’unico strumento per superare questa pandemia e noi ancora discutiamo sul numero delle consegne anziché permettere a tutte le aziende di produrre il vaccino. Bisogna ribellarsi all’utilizzo dei vaccini nella gestione geopolitica dei rapporti internazionali. C’è un salva-vita, che ci permette di risparmiare delle vite umane, noi speravamo che rispetto a questo tutti fossero un po’ cambiati, ma forse il cambiamento è avvenuto in peggio”.

 

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