Borsellino. Cassazione conferma le condanne a boss e falsi pentiti per la Strage via d’Amelio

AgenPress – Confermata dalla Cassazione la condanna d’appello del processo Borsellino quater sulla strage di Via D’Amelio e i depistaggi. Ergastolo definitivo per i capimafia Salvatore Madonia e Vittorio Tutino, dieci anni per calunnia a Calogero Pulci.

Per i due falsi pentiticondannati in secondo grado a 10 anni ciascuno, la Cassazione ha deciso un lieve sconto di pena di 4 mesi per Andriotta in relazione a un episodio di calunnia nei confronti di Vincenzo Scarantino, dichiarando prescritti altri episodi sempre nei confronti di Scarantino. Che ha depistato le indagini sulla strage mafiosa in cui rimase ucciso il giudice Borsellino.

Con la decisione della Cassazione, arrivata dopo oltre 4 ore di camera di consiglio, esce confermata dunque la tesi dei giudici di merito che hanno parlato di “uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana” seguito alla strage di via D’Amelio, nella quale, il 19 luglio 1992, morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.

Tesi ribadita oggi nella sua requisitoria dal sostituto procuratore generale Pietro Gaeta, secondo cui le dichiarazioni dei falsi pentiti Pulci e Andriotta, sono “una mostruosa costruzione calunniatrice” che “rappresenta una delle pagine più vergognose e tragiche“.

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie