Campagna vaccinale: si promuove la terza dose e l’antinfluenzale

Siamo in pista con la terza dose del vaccino: tutti gli studi stanno dimostrando che è quella che dà alle persone la corazza definitiva contro il virus 

AgenPress. Quando i dati sono così buoni vuole dire che la campagna vaccinale ha funzionato”, afferma il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio.
“Siamo in pista con la terza dose del vaccino: tutti gli studi stanno dimostrando che è quella che dà alle persone la corazza definitiva contro il virus. Noi quindi investiamo su questo e siamo fra i più efficienti a livello nazionale. Sappiamo che non è una gara, ma essere tra quelli che vaccinano di più vuole dire essere fra quelli che possono ripartire prima e in modo più costante. L’anno scorso in queste ore chiudevamo l’Italia e il Piemonte, – sottolinea Cirio- oggi abbiamo tutto aperto e in presenza”.
Anche per Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, “per fortuna che i vaccini stanno andando molto bene” e ora per l’Emilia-Romagna con percentuali di vaccinati su circa l’86% “l’asticella si alza al 90%”. Un “bel segnale” il dato dei più giovani: spesso questa generazione “viene definita irresponsabile” ma “segnalo che i 19-29enni in questa regione hanno superato per percentuale di vaccinazioni i 30, 40 e 50enni, credo stiano superando anche la fascia 60-69 anni. Questo è un bel segnale di fiducia soprattutto nella scienza e nella conoscenza che deve essere il paradigma che ci guida”.
“La Campania ha saputo rispondere all’emergenza con efficienza e organizzazione, – evidenzia il presidente Vincenzo De Luca – dimostrando di non essere seconda a nessuno. Lo sforzo prodotto è imponente per mettere  al sicuro la popolazione. Tuttavia il virus è ancora presente e pericoloso, non possiamo abbassare la guardia se vogliamo conservare il vantaggio acquisito”.
De Luca ribadisce quindi “l’invito a vaccinarsi per chi non lo ancora fatto, e a prepararsi per la terza dose per chi è già vaccinato da oltre 6 mesi”.
Intende anticipare i problemi invernali il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “e con il virus dell’influenza ci comportiamo così come nella campagna contro il Covid. Per questo dico grazie all’assessorato che ha fatto l’ordine in tempo e ora nel Lazio i vaccini antinfluenzali ci sono, e grazie ai medici di medicina generale che hanno iniziato ormai da giorni a somministrare le dosi con 280mila persone già vaccinate. Nella campagna 2020-21 rispetto a quella 2019-20 c’è stato un incremento del 71% dei vaccinati, e se il numero di decessi e ricoveri nel Lazio è inferiore alla media nazionale questo è legato anche al fatto che qui la campagna contro l’influenza ha raddoppiato i numeri”.
Mentre l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato invita “a non aspettare la scadenza del green pass per fare la terza dose, soprattutto per i soggetti più fragili, che può esser fatta dopo 180 giorni dalla seconda dose”.
“Chi soffre di particolari patologie – aggiunge D’Amato – deve fare terza dose 28 giorni dopo la seconda. Bisogna non indugiare. Assistiamo ad un lieve incremento di casi Covid che era atteso. Anche il green pass sta servendo per incentivare la vaccinazione e tirare in alto ciò che era sommerso in virtù di un aumento dei tamponi”.
Infatti secondo l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe le vaccinazioni nell’ultima settimana riscontrano “un netto aumento dei nuovi casi settimanali di Covid-192, passati da 17.870 a 25.585, +43,2%, anche “se la crescita potrebbe in parte essere legata all’incremento dei tamponi” fatti anche per il Green pass. Ma a indicare “una maggior circolazione del virus” sono anche i ricoveri (+7,5%), e il tasso di positività ai tamponi molecolari.
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