Canarie. La Palma: colata lavica del vulcano Vieja arriva all’Oceano. Scienziati: conseguenze imprevedibili

AgenPress – A La Palma, nelle Isole Canarie la lava è arrivata all’Oceano. Secondo gli scienziati le conseguenze sono imprevedibili e annunciano più che probabili formazioni di nubi tossiche con conseguenti piogge acide e sprigionamento di gas nocivi.

L’evento potenzialmente pericoloso è stato annunciato poco dopo le 23, con le immagini trasmesse dalla televisione regionale dell’arcipelago spagnolo al largo della costa nord-occidentale dell’Africa. Colonne di fumo hanno scandito la peggiore previsione degli scienziati. L’incontro tra la lava, una roccia fusa a più di mille gradi Celsius, e l’acqua di mare, che si aggira intorno ai 20-25 gradi Celsius, è fonte di preoccupazione a causa della produzione di gas tossici e particelle nocive che potrebbe causare.

Al momento la costa interessata è quella di Tazacorte, nell’area della spiaggia di Los Guirres dove la lava è precipitata da una rupe alta 100 metri. Il contatto con l’acqua ha creato una colonna di fumo scuro, trasportata verso la terraferma dal vento. Il mare in quella zona è poco profondo e l’Istituto spagnolo di oceanografia ha fatto sapere che in meno di 54 minuti “si è generato un imponente deposito di oltre 50 metri di altezza”, che continua a crescere, ha riferito El Pais. Quattro centri abitati sono stati isolati ed è stato dichiarato un perimetro di esclusione anche in acqua, di due miglia nautiche, intorno al punto di contatto. I residenti di diversi quartieri di Tazacorte erano già stati chiamati a confinarsi per proteggersi dalle imprevedibili conseguenze.

Il bilancio dei danni dell’eruzione del vulcano del Cumbre Vieja, secondo le misurazioni del sistema satellitare di osservazione terrestre Copernicus, riguardano la devastazione di 589 edifici e 21 chilometri di strade presenti su una superficie 258 ettari di terreno.

Il governo spagnolo al momento ha stanziato 5,5 milioni di euro all’Esecutivo delle Canarie per l’acquisto di 107 abitazioni, con l’obiettivo di destinare temporaneamente o definitivamente le stesse case alle famiglie colpite dall’eruzione vulcanica. Sono previsti altri 5 milioni di aiuti per l’acquisto di beni di prima necessità, destinati anche a coloro che hanno subito perdite o danni alla loro casa.

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