Cari amici meridionali, davvero pensavate di essere diventati “uguali agli altri” per la Lega?

Capito, amici leghisti meridionali?
Quella di Giordano era solo “libertà”, per il vostro amico Capitano.
Libertà di farvi insultare liberamente, certo, ma sempre di “libertà” si tratta, no?

di Emiliano Rubbi


Ricordate la patetica scenetta in cui Feltri affermava che i meridionali sono “inferiori” e Giordano squittiva “Non dire così, Vittorio, sennò cambiano canale”?

Bene, in molti hanno rilevato come, in effetti, non fosse offensivo solo l’insulto di Feltri (che poi ha vigliaccamente ritrattatato, come al solito) ma anche il comportamento di Giordano, che non aveva fatto nulla per dissociarsi dalle affermazioni del “collega”, anzi, sembrava più che altro divertito.

Quindi alcuni hanno deciso di denunciare, oltre a Feltri, anche lui.

Adesso indovinate chi si è schierato al suo fianco, senza se e senza ma, parlando di “censura”?
Esatto: quello che molti meridionali votano, convinti che abbia “cambiato idea” rispetto a quando li insultava con cadenza giornaliera e saltellava tutto contento chiamando “colerosi, terremotati” i napoletani.

Matteo Salvini, su Twitter, scrive:

“Mario Giordano e la sua trasmissione Fuoridalcoro rischiano la multa per “Incitamento all’odio”. Ma stiamo scherzando? Con la scusa dell’intolleranza, qualcuno aumenta i bavagli, pensa alla censura (a senso unico) e mette a rischio la libertà. Solidarietà a @mariogiordano5”.

Capito, amici leghisti meridionali?
Quella di Giordano era solo “libertà”, per il vostro amico Capitano.
Libertà di farvi insultare liberamente, certo, ma sempre di “libertà” si tratta, no?

Certo, se gli stessi insulti fossero stati rivolti ai cittadini lombardi o a quelli veneti sarebbe stata tutta un’altra faccenda, ovviamente.
Ma fatemi capire: davvero pensavate di essere diventati “uguali agli altri”, per la Lega?

Teneri, che siete.

fonte www.alganews.it 

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