Caro-vita: prezzi di bene e servizi corrono piĆ¹ degli stipendi

PER UN CONO GELATO SI SPENDE IL 224% IN PIUā€™, UNA PIZZA COSTA QUASI IL DOPPIO (+93,5%), IL BIGLIETTO DELLā€™AUTOBUS SALE DEL +159%. NELLO STESSO PERIODO STIPENDI CRESCONO DEL +50%


AgenPress. I prezzi di beni e servizi hanno subito una costante crescita negli ultimi anni, al punto che i listini di alcuni prodotti sono addirittura triplicati rispetto al 2001, quando in Italia era ancora in vigore la lira.Ā 

Lo rivela una indagine condotta dallā€™associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e dal Centro Ricerca e Studi di ā€œAlma Laboris Business Schoolā€, societĆ  specializzata in Master e Corsi di Alta Formazione e specializzazione per professionisti, che ha messo a confronto i prezzi di un paniere di 100 elementi tra beni e servizi, analizzando le differenze esistenti tra i listini al dettaglio in vigore ai tempi della lira e quelli odierni.

Si scopre cosƬ che i prezzi di alcuni beni sono addirittura triplicati negli ultimi 20 anni: ĆØ il caso del cono gelato che nel 2001 costava 1.500 lire (0,77 euro), mentre oggi viene venduto nelle gelaterie in media a 2,50 euro (+224,7%). Una semplice penna a sfera ha subito un incremento del +207,7%, passando dalle vecchie 500 lire (0,26 euro) a 0,80 euro.

PiĆ¹ caro mangiare fuori: la classica margherita consumata in pizzeria ha subito un rincaro del +93,5%, il supplƬ ĆØ aumentato quasi del 124%, e il tramezzino al bar addirittura del +198,7% – spiegano Consumerismo e Alma Laboris Business School – La colazione al bar (cappuccino e cornetto) costa il 93,3% in piĆ¹, mentre la pausa caffĆØ ĆØ piĆ¹ salata del 55,2% (tuttavia negli ultimi giorni i listini dei pubblici esercizi stanno subendo ritocchi a rialzo a causa del caro-bollette).

Col passaggio alla moneta unica sono cambiate anche le abitudini degli italiani: se nel 2001 la mancia minima al ristorante era pari a 1.000 lire a persona, oggi in media si lasciano 2 euro sul tavolo (+284,6%) ā€“ analizzano ancora Consumerismo e Alma Laboris Business School.

Brutte notizie anche sul fronte dei trasporti: oltra alla benzina, i cui listini alla pompa sono piĆ¹ che raddoppiati rispetto al 2001, oggi costa di piĆ¹ prendere lā€™autobus, con il biglietto che ad esempio a Milano ĆØ passato da 1.500 lire (0,77 euro) agli attuali 2 euro (+159,7%). Acquistare una automobile? Per una utilitaria bastavano 10.300 euro nel 2001, oggi la spesa (senza incentivi e rottamazione) si aggira attorno ai 16.150 euro per una piccola utilitaria di media categoria.

Migliore la situazione per i prodotti per lā€™igiene e la cura personale: per shampoo, deodoranti, schiuma da barba, pannolini, carta igienica, spazzolini da denti, bagnoschiuma, i rincari sono al di sotto del +50%. Ma ā€“ avvertono Consumerismo e Alma Laboris ā€“ si spende di piĆ¹ per riempire la dispensa di casa: per i prodotti alimentari, tra quelli che hanno subito gli incrementi di prezzo piĆ¹ elevati troviamo i biscotti (+159%), la passata di pomodoro (+148%), il cacao (+143%), il sale (+134%), lā€™olio dā€™oliva (+114%), le uova (+103%).

ā€œOltre ai prezzi, rispetto ai tempi della lira sono cambiati anche gli stipendi percepiti dagli italiani, che salgono rispetto al passato, ma ad una velocitĆ  inferiore ā€“ afferma lā€™amministratore di Alma Laboris Business School, Dario Numeroso ā€“ Se nel 2001 la retribuzione media lorda di un lavoratore era di circa 19.500 euro annui, oggi si aggira attorno ai 29.300 euro, con una crescita del +50,2% in 20 anniā€.

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