Caso Moby. 60 mila a Open di Renzi, 600mila a Casaleggio e 240mila a Grillo. Imbarazzo M5S

Agenpress – La società di navigazione Moby di Vincenzo Onorato dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo e tutti zitti: media proni, giudici silenti. Siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di Natale”.

Così Luciano Nobili(Italiaviva), sulle consulenze  chieste dalla compagnia di navigazione alla Casaleggio Associati e il presunto finanziamento al blog di Beppe Grillo, che espongono i pentastellati ad attacchi incrociati.

A fornire la sua versione dei fatti, intanto, c’ha pensato lo stesso Onorato: “Mi sono rivolto alla Casaleggio perché per quel tipo di lavoro sono leader in Italia”. Il riferimento è al contratto stipulato tra la sua Moby Spa, compagnia di navigazione, e la Casaleggio Associati di Davide Casaleggio, presidente anche dell’Associazione Rousseau che gestisce la piattaforma web del M5S. Una partnership, che insieme al contratto sottoscritto con la società che cura il Blog di Beppe Grillo, sarebbe finito sotto la lente di ingrandimento dell’Antiriciclaggio.

“Le cifre pagate – dice Onorato – sono cifre di mercato. Né più né meno. Non mi aspettavo favoritismi” e non a caso il ministro Toninelli (con cui più volte ho duramente polemizzato) ha sempre attaccato, non conoscendo i fatti, la mia compagnia».

“Fa molto bene la Finanza a puntare i riflettori sul triangolo tra Beppe Grillo, la società Casaleggio e la compagnia di navigazione Moby. Quali sono stati i rapporti tra Onorato (l’armatore presidente di Moby, ndr) e il mondo grillino? Vogliamo sapere se Onorato con i soldi abbia condizionato o meno quella galassia. È tutto trasparente? Uno vale uno, e Onorato quanto vale?”, chiede Maurizio Gasparri. Un pensiero condiviso pure da Mariastella Gelmini. La presidente dei deputati di Forza Italia chiede di conoscere “i soggetti con i quali la Casaleggio Associati ha fatto e fa affari». Per la parlamentare azzurra: «È intollerabile che in un Paese democratico come l’Italia il “controllore” di fatto del primo partito in Parlamento sia anche il vertice di un’azienda privata della quale si disconosce quasi tutto”.

Per Anna Maria Bernini “la Moby spa di Onorato versa denaro per sostenere il blog di Grillo e la Casaleggio Associati. Abbiamo il diritto di sapere se e in che misura questi intrecci hanno influenzato l’attività parlamentare e di governo”.

Sui versamenti alla Fondazione Open, legata all’ex premier Renzi, Onorato precisa: “Ho finanziato Open perché credo nelle idee sociali di Matteo Renzi. E l’ho finanziata in modo libero, chiaro e trasparente”».

“Non agisco in monopolio. Ma in regime di mercato. Basta andare su qualsiasi sito di viaggi e facilmente si può verificare che in Sardegna viaggiano tante compagnie. Le mie navi viaggiano con stipendi base di 1.600 euro al mese, quelle dei miei colleghi armatori con 300 dollari al mese con lavoratori extracomunitari sfruttati e sottopagati. È giusto? No. Queste differenze hanno creato solo sperequazioni fra lavoratori comunitari ed extracomunitari e soprattutto disoccupazione al Sud”.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie