Catanzaro. 20enne uccisa da cani. Associazione animalista, fatto denuncia all’Autorità giudiziaria

AgenPress – “Manifestiamo il nostro dolore per la famiglia e gli amici della ragazza e manifestiamo la nostra rabbia per le cause della tragedia che sono sempre le stesse che si trascinano da anni!”.
Lo afferma in una nota l’associazione “Stop animal crimes Italia” commentando la vicenda della 20enne uccisa da un branco di cani.
I cani che hanno aggredito la donna, infatti, sembrerebbero cani di un pastore e quindi di proprietà, addirittura qualcuno provvisto di microchip.
Questa è la causa principale: la totale assenza dell’applicazione della legge!
❌ Una politica inesistente e politici nazionali e locali che ci prendono in giro da una vita;
❌ Sindaci che si scaricano del loro dovere/obbligo di contrastare il randagismo, regalando denaro pubblico a società private per catturare cani e sbatterli a vita in un canile ma anche a “volontari” per toglierseli dai piedi;
❌ Assenza di prevenzione da parte dei Sindaci e ASL (censimento è una parola sconosciuta) contro il randagismo;
❌ Controlli assenti: Polizia Locali gravemente assenti, privi di mezzi e volontà, timorosi di sottrarre consenso elettorale al Sindaco;
❌ La maggioranza del mondo animalista che correndo dietro alle emergenze (spesso per trarre profitto) non ha mai mosso un dito per cambiare le cose, se non con una misera inutile propaganda;
❌ Infine, connivenze e corruzione chiudono il cerchio dell’assenza di contrasto al randagismo!
“Da anni – è scritto in una nota – stiamo battendo il territorio del meridione per conoscere realmente le cause del randagismo, poiché per proporre una cura efficace bisogna conoscere il problema e riteniamo che gli attori del tema non lo conoscano adeguatamente. Non è vero che le responsabilità siano da ascrivere solo alle Istituzioni che, certamente, hanno le colpe più pesanti. Andiamo per ordine: l’aggressione nasce dall’incuria degli animali da parte del proprietario o del Sindaco, probabilmente privi di microchip – l’omessa custodia nasce dall’assenza di adeguate campagne di sensibilizzazione e soprattutto dall’assenza di controlli da parte dei Sindaci attraverso le sue Polizie circa il rispetto delle regole e relativa rigida delle sanzioni, tra cui l’obbligo di microchip dei cani padronali. In questo caso è stato individuato un responsabile, ancora al vaglio, ma in tanti altri casi di aggressioni passate e potenziali potrebbe non essere individuato se non nel Sindaco. E’ il Sindaco, infatti, a norma di legge, il responsabile degli animali vaganti sul suo territorio e a lui e alla ASL spetta il contrasto del randagismo e delle nascite.
“Il Movimento, nello stringersi attorno alla famiglia della giovane vittima – conclude la nota – ha depositato denuncia all’Autorità Giudiziaria chiedendo l’accertamento delle responsabilità per il reato di concorso in omicidio e sta monitorando sulla sorte dei cani affinché non subiscano ingiuste conseguenze, auspicando simili drammatiche tragedie non accadono più”.
Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie