Cattiva alimentazione durante la quarantena? Il Prof. Calabrese spiega come tornare in forma

Abbuffate di cibi, spuntini fatti più per noia che per fame, scelta di alimenti non proprio salutari, hanno influito sulle condizioni di salute del nostro organismo. Il professor Giorgio Calabrese, presidente del comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute, spiega come prenderci cura del nostro corpo con un piano alimentare adeguato


Agenpress. Il nuovo stile di vita, adottato in maniera obbligatoria a causa del lockdown, ha in qualche modo cambiato gli acquisti e il modo di mangiare di gran parte degli italiani. Nella prima settimana di chiusura ci siamo tutti improvvisati, pizzaioli, fornai, pasticceri. Pranzi luculliani, cene da grandi chef, in parte dovuti alla necessità di riempire la giornata e in parte alla passione. Siamo diventati i “migliori amici” dei nostri frigoriferi, con spuntini frequenti dettati più dalla noia che dalla reale necessità di sfamarci.

I rincari che condizionano la spesa

Nei giorni scorsi, Interris.it ha affrontato il tema dei rincari di bar e locali, barbieri e parrucchieri con il professor Rosario Trefiletti, presidente del Centro Consumatori Italiani, il quale ha spiegato che questi aumenti ingiustificati interessano anche il comparto dell’agroalimentare. Si è visto come i prezzi di frutta e verdura siano lievitati. Questo fattore influisce anche sul modo di fare la spesa degli italiani, già duramente provati dalla crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus. Nel carrello delle famiglie finiranno alimenti meno costosi, ma potenzialmente più dannosi per la salute. “Questo modo di mangiare non comporta soltanto un aumento del peso corporeo che è aumentato fino a cinque o sei chili. Ma non si è solo mangiato di più, ma ho assunto troppi carboidrati, troppi grassi, e tante volte.

Questo non solo ha causato il problema dell’obesità – ha spiegato a Interris.it il professor Giorgio Calabrese, presidente del comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute -. Si è visto che chi è stato ammalato di Covid-19 avranno per 6-8 mesi danni all’apparato respiratorio. L’aumento di peso e introduzione dei grassi avrà una collaborazione negativa nel far respirare coloro che hanno contratto il virus o quanti hanno preso peso”.

Difficoltà economica e cambio di abitudini alimentari

“Queste condizioni stanno creando delle difficoltà immense. La gente non ha più i soldi, qualcosina sta arrivando ora. A causa degli aumenti le persone stanno comprando meno pesce, latticini e uova. Non ingerendo questi alimenti si abbassa il tasso di Vitamina D, ma non solo, anche altri nutrienti e polifenoli che possono causare danni al fegato, ai reni, al cuore, disturbi intestinali, difficoltà di concentrazione e una certa depressione, dolori artritici nei giovani e artrosici negli anziani – spiega il professor Calabrese -. Tutto questo sta comportando, oltre all’aumento del peso, una condizione di non salutismo“.

Un piano alimentare per aiutarci a tornare in salute

“Io ho elaborato un piano alimentare per cercare di recuperare gli ‘errori’ commessi in questo periodo – afferma -. Ogni giorno dobbiamo assumere due o tre porzioni di cibi ricchi di proteine, alternando la carne, il pesce, le uova e anche la frutta secca; due o tre porzioni di prodotti lattiero caseari come latte, yogurt e formaggi; una porzione di carboidrati ad ogni pasto: pane, patate, pasta, cereali, riso, pizza; cinque porzioni di verdura; bere otto-dieci bicchieri di acqua al giorno, aggiungendo anche del caffé, del thé o delle tisane; è importante anche consumare delle bevande ricche in proteine come frappé. Si possono aggiungere anche degli spuntini con formaggi freschi, budini, latte e cioccolato, crackers, prosciutto o grissini, noci, barrette di cereali – ha aggiunto -. Se scegliamo uno di questi alimenti al giorno e li alterniamo, raggiungiamo, non una dieta, ma un regime equilibrato che permette di spendere poco e mangiare bene“.

I consigli per i bambini

I bambini devono crescere e difendersi dall’infezione, ma fortunatamente sembrano essere i più resistenti: in primis perché hanno gli anticorpi delle loro mamme che li hanno allattati, poi perché il loro sistema immunitario è in fase di crescita e quindi più resistente – spiega il prof. Calabrese -. Hanno bisogno di mangiare molti carboidrati complessi e semplicimolte proteine che aiutano molto insieme ai latticini a rafforzare gli anticorpi”.

Consigli per gli acquisti

“Quando si va a fare la spesa dobbiamo prediligere i prodotti italiani e di stagione – consiglia il prof. Calabrese -. Ci sono gli agricoltori che non hanno i soldi per pagare la raccolta del cibo. In questa fase, laddove siamo in condizione a farlo, andiamo a comprare frutta e verdura direttamente dagli agricoltori, sono più buone, fanno bene alla nostra salute e non avranno un costo eccessivo”.

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