Champions League, Superlega e la sostenibilità del sistema calcio europeo

AgenPress. Dopo un periodo di “riposo”, nelle ultime settimane si sta tornando a parlare di Superlega e della sostenibilità del sistema calcio. Sono diverse le società che continuano a insistere per la propria strada e mentre continuano le diatribe legali tra la UEFA e i club che non hanno ancora abbandonato il progetto, sempre più presidenze si schierano a favore del progetto fortemente voluto da Barcellona, Real Madrid e Juventus.

Il progetto non è ancora tramontato

In una notte di mezza primavera, di colpo, il calcio europeo e mondiale è stato letteralmente sconvolto da una serie di comunicati stampa di alcuni tra i più importanti club del Vecchio Continente. In quel momento, la UEFA si è resa conto che quelle voci su una possibile Superlega “privata” gestita direttamente dai top club europei non erano delle semplici voci, ma nascondevano una realtà a tratti sconvolgente. Il progetto iniziale auspicava la nascita di una Super Lega per l’appunto a cui avrebbero preso parte 20 squadre divise in 12 club fondatori e otto club “invitati”, il tutto dietro il finanziamento della JP Morgan che avrebbe sponsorizzato l’operazione inizialmente con 300 milioni di euro. Quel susseguirsi di annunci gettò nel panico i vertici della UEFA che, a dire il vero, reagirono nell’immediato in modo scomposto minacciando di escludere dalle coppe europee e dai rispettivi campionati nazionali i club che avrebbero preso parte a quell’ambizioso progetto. Le minacce di Ceferin, a ogni modo, hanno sortito l’effetto sperato tanto che nove dei 12 club fondatori, nel giro di poche ore, decisero di tirarsene fuori, lasciando a “lottare” solo Barcellona, Real Madrid e Juventus che ancora oggi continuano ad andare per la propria strada. A oggi non è dato sapere se in futuro questi club riusciranno o meno a vincere le battaglie legali contro la UEFA e daranno vita a una lega elitaria. Quello che è certo, è che è impensabile pensare alla Champions o a una Superlega senza le grandi squadre che, nonostante le tante difficoltà finanziarie, risultando essere le favorite secondi alcuni siti che si occupano delle quote per le grandi partite Champions League, anche se di fatto sono sempre state tra le principali indiziate per la vittoria della Coppa dalle Grandi Orecchie.

È evidente la necessità di creare un nuovo “sistema”

Ciò che emerso con chiarezza dall’ultima sessione di calciomercato estivo è che all’interno del calcio europeo ormai si viaggia a due velocità diverse. Da una parte ci sono i club della Premier League che volano grazie agli introiti derivanti dalla vendita dei diritti televisivi e da un sistema che garantisce entrate a 360° e il Paris Saint-Germain che riesce a immettere sistematicamente liquidità nelle proprie casse e, dall’altra, ci sono i club italiani e alcuni spagnoli che non riescono più a competere ai massimi livelli. Il sistema denominato Fair Play Finanziario che in teoria avrebbe dovuto aumentare la competitività a livello continentale, nei fatti ha sortito l’effetto opposto aumentando in maniera esponenziale le disparità tra i club più ricchi e quelli che, invece, vantano una maggiore esposizione debitoria. Nel calcio attuale, tuttavia, non aver debiti non è sinonimo di gestione oculata, ma può anche significare che le proprietà più ricche riescono a immettere centinaia di milioni di euro nelle proprie casse ricorrendo semplicemente ad aumenti di capitale e sponsorizzazioni dubbie. Ci sono poi società come l’Atalanta che con competenza, ingegno e programmazione sono riuscite ad arrivare ai vertici del calcio europeo senza mai indebitarsi, accrescendo di anno in anno il valore della propria rosa e mettendo in piedi un sistema sostenibile nel medio-lungo periodo. I bergamaschi vengono spesso presi a modello anche da parte della UEFA per come si possa fare calcio in modo equilibrato, ma la sensazione è che difficilmente nell’immediato in Italia potremo assistere ad altre favole come quelle degli orobici. Un altro club che dopo anni complicati è riuscito a rimettersi in carreggiata è il Milan, che è finalmente tornato in Champions League ed è finalmente vicino ai top club europei senza ricorrere all’indebitamento.

Lo spettro della Superlega continua ad aleggiare sul calcio europeo e la sensazione diffusa tra gli addetti ai lavori è che, prima o poi, diventerà realtà nonostante le resistenze dei vertici della UEFA e di buona parte degli appassionati di calcio.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie