AgenPress. Nessuna commemorazione pubblica è prevista oggi per l’anniversario della sanguinosa repressione di piazza Tienanmen. La polizia ha avvertito: qualsiasi manifestazione sarebbe illegale.
Per 33 anni Pechino ha fatto tutto il possibile per cancellare dalla memoria 4 giugno 1989 quando il regime comunista inviò carri armati per reprimere i manifestanti pacifici che avevano occupato piazza della capitale chiedendo un cambiamento politico.
Le commemorazioni erano già state vietate nel 2020 e nel 2021 in nome della lotta al Covid.
L’anno scorso l’Alleanza di Hong Kong, che li organizzava, è stata sciolta, il suo Museo del 4 giugno è stato chiuso e i suoi leader sono stati arrestati.
L’ex leader dell’Alleanza Lee Cheuk-yan ha annunciato che oggi avrebbe digiunato, acceso un fiammifero e cantato canzoni commemorative nella sua cella di prigione.