AgenPress – “Questi dati non ci possono soddisfare”, il Movimento “non riesce a stare sui territori” e a “intercettare le sofferenze” della gente. Non si nasconde, il leader pentastellato Giuseppe Conte. E dopo l’ennesimo flop 5 Stelle registrato in una tornata elettorale amministrativa ci mette la faccia, annunciando la “fase 2” della riorganizzazione interna avviata ormai un anno fa ma “rallentata” – dice il presidente M5S in conferenza stampa – “sia da resistenze interne” sia da fattori “esogeni” come la diatriba legale in corso a Napoli.
“Sicuramente è un dato che riscontro, giro l’Italia e molti vivono con sofferenza il nostro appoggio al governo”, ha aggiunto sottolinenando come il Movimento potrebbe essere stato penalizzato dal suo sostegno all’esecutivo di Mario Draghi.
“Non si stacca la spina al governo per un tornaconto elettorale – precisa il numero uno del Movimento -. L’alleanza con i dem non c’entra nulla, il problema è tutto interno a noi, il M5s non riesce a stare sui territori. Dobbiamo fare ammenda, siamo in ritardo sul completamento dell’organizzazione”. “L’importante è l’orizzonte politico del fronte progressista, le cose da fare, come il salario minimo. E poi le alternative quali sarebbero? Ho girato il Paese, Italia Viva non è pervenuta. Calenda? Ha sostenuto candidati già forti di loro”.