Coronavirus. Avv. Balestri, i morti “veri” sono 716. La condanna dell’Unione Nazionale Camere Civili

Agenpress – L’Unione Nazionale delle Camere Civili – UNCC, l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, si dissocia dalla posizione assunta dal presidente della Camera Civile di Prato, Avv. Duccio Balestri, secondo il quale “i dati forniti dalla Protezione Civile, all’attualità vi sarebbero 20.465 morti con un’età media di 78 anni, di cui il 61% con tre o più patologie pregresse, il 20,7% con due patologie pregresse, il 14,8% con una patologia pregressa mentre solo il 3,5% non avrebbe avuto nessuna patologia.

Quindi, il numero dei soggetti morti per Covid-19 senza patologie pregresse sarebbero 716, che rappresenta in confronto della popolazione italiana lo 0,0011%, mentre alla data odierna il totale di chi ha contratto il Covid-19 (comprensivi i positivi 103.616, i guariti 35.345 ed i morti 20.465) pari a 159.516 persone sarebbe lo 0,264% della popolazione. Tali numeri non sembrano essere stati adeguatamente valutati ai fini di effettuare il contemperamento degli interessi della nazione”.

“Atteso che non vi è alcun riscontro scientifico che provvedimenti di contenimento generalizzato e non limitato ai singoli focolai ed agli infetti abbiano avuto una qualche efficacia – scrive Balestri – ed atteso altresì che per dato d’osservazione empirica, tutte le precedenti pandemie si sono risolte naturalmente in un arco temporale limitato, merita osservare che il dato statistico mostra una realtà che pare discostarsi da quella percepita in via emotiva”.

“Le affermazioni dell’Avv. Balestri”, prosegue la nota delle Camere Civili – “riportate nelle scorse ore da alcuni organi di stampa – secondo cui non si sarebbe riscontrato un reale aumento della mortalità legata al diffondersi del coronavirus nel nostro Paese, sono inutili e dannose. Tale posizione, che non è stata in alcun modo condivisa né discussa in via preventiva con UNCC, non può che rappresentare un’opinione che l’avv. Balestri esprime a titolo meramente personale. Si tratta, peraltro, di affermazioni destituite di qualsiasi veridicità, che si pongono in netto contrasto con il parere unanime della comunità medico-scientifica nazionale e internazionale.

In una fase di grande complessità – sanitaria, sociale, economica – come quella che tutta l’Italia sta attraversando in queste settimane e che non sta risparmiando davvero nessuno, l’Unione Nazionale delle Camere Civili ritiene che sia grave sminuire la portata della situazione contingente e condanna con vigore qualsiasi volontà di negazionismo. Banalizzare la tragedia e il lutto che ha colpito migliaia di famiglie nel nostro Paese è un atto che reca danno al decoro e alla reputazione dell’intera professione forense.

L’Unione Nazionale delle Camere Civili, come parte viva e attiva del tessuto associativo nazionale, rinnova l’espressione del più profondo cordoglio e la propria sentita vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti, in maniera diretta o indiretta, dal coronavirus”

L’avvocato, nonostante l’indignazione suscitata ci  “tiene a precisare che il suo intervento deve essere esclusivamente considerato come presa di posizione personale, poiché a causa del momento di emergenza in cui viviamo non ho potuto confrontarmi direttamente con l’associazione della quale sono presidente, riservandomi detto confronto a un momento successivo”.

 

 

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