Coronavirus, Carnevali (PD): “Forse abbiamo sottovalutato la possibilità della seconda ondata”

AgenPress. Elena Carnevali, deputata del PD, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla situazione in Lombardia. “Mi è arrivata una lettera di oltre 600 professionisti sanitari lombardi che dà delle indicazioni su come ci si approccia ad una condizione pandemica e quali sono le esigenze per poter organizzare sul territorio lombardo una sanità che non vada in difficoltà come stiamo vedendo adesso. Il nostro tallone d’Achille sta in un’insufficiente e non ancora attrezzata assistenza territoriale e domiciliare. La differenza che vedo tra quello che ho visto a marzo a Bergamo e quella che vedo adesso è che ora c’è un coinvolgimento soprattutto di città metropolitane, quindi l’intervento necessario è quello di riduzione della trasmissione del virus. Serve soprattutto curare a casa”.

Sui posti letto in terapia intensiva. “Abbiamo finanziato 3900 posti in più di terapia intensiva e 4500 di sub-intensiva. Ora sarebbe importante separare gli ambienti negli ospedali per evitare qualsiasi tipo di contaminazione. Non ci deve sfuggire che sono 1 milione e 400mila gli screening oncologici in meno rispetto all’anno scorso, non possiamo permetterci di trascurare le altre patologie. Un sistema non può concentrarsi solo su un aspetto di un’epidemia, ma deve riuscire a tenere in piedi tutte due le architetture. Forse abbiamo sottovalutato la possibilità della seconda ondata e non si sono messe in atto tutte le misure necessarie. Le tecnologie fanno tantissimo, ma senza le risorse umane non c’è tecnologia che tenga. Abbiamo bisogno di più specialisti, di più medici di base e di più infermieri”.

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