Coronavirus. FMI. Pil Italia -9,1% nel 2020, +4,8% nel 2021

Agenpress –  Secondo le stime, vedrà il proprio Pil calare del 9,1% nel 2020: una flessione che la rende fanalino di coda del G7 e fra le peggiori in Eurolandia, dove si prevede un -7,5%. Solo la Grecia con un Pil in calo del 10% fa peggio dell’Italia.  Nel 2021 ci sarà una ripresa, con il Pil in aumento del 4,8%.

Il tasso di disoccupazione raggiungerà invece il 12,7% dal 10,0% del 2019. Rispetto a gennaio 2020, le previsioni per l’Italia sono state riviste al ribasso del 9,6% per quest’anno, mentre quelle per il 2021 sono state alzate del 4,1%.

 “Le ricadute economiche riflettono shock acuti in particolari settori e per questo la politica deve attuare misure di bilancio e monetarie mirate a sostegno di famiglie e imprese. Le risposte di bilancio nei paesi colpiti sono state rapide e consistenti in diverse economie avanzate (come Australia, Francia, Germania, Italia, Giapponese, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti)” afferma il Fmi, secondo il quale le misure di bilancio dovranno essere rafforzate nel caso lo stop dell’economia sia persistente o la ripresa delle attività troppo lenta.

“Una forte cooperazione multilaterale è essenziale per superare gli effetti della pandemia, inclusi aiuti finanziari ai paesi che hanno limiti di azione e sono presi fra lo shock sanitario e quello di reperire risorse. “In alcuni parti dell’Europa l’epidemia è stata severa quanto nella provincia di Hubei in Cina. Anche se è essenziale per contenere il virus, le chiusure e le restrizioni dei movimenti pesano sull’attività economia e avversi effetti sulla fiducia possono ulteriormente pesare sulle prospettive economiche”.

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