Coronavirus, Foad Aodi (Amsi): chiediamo al Ministro della Salute e all’OMS di chiarire riguardo le autorizzazioni delle autopsie

Agenpress. L’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l’unione medica euro mediterranea (Umem) e il Movimento internazionale Transculturale interprofessionale Uniti per Unire (UxU) si appellano al Governo Italiano, al Ministero della Salute e all’Organizzazione mondiale della salute (OMS) di chiarire riguardo le autorizzazioni per effettuare le autopsie dei deceduti con Coronavirus, sulle autopsie effettuate in Italia dai medici italiani e sul ruolo delle trombosi, embolie e le Coagulazioni intravascolare disseminata (CID) come cause di morte dei pazienti contagiati con Coronavirus.

Il tutto per garantire una corretta informazione scientifica e aggiornare di continuo i protocolli terapeutici per combattere il Covid 19 e nello stesso tempo combattere le bufale che arrivano tramite Social addirittura dichiarando il falso che il Covid 19  è causato da un batterio e non è un virus.

“Ribadiamo che noi siamo medici e professionisti della sanità. Siamo chiamati tutti i giorni da TV e Giornali internazionali e in particolare dai paesi arabi e del Golfo per chiarire aspetti consigli e ricerche su Coronavirus in Italia e nel Mondo.

Nell’ultima settimana l’informazione mondiale si è concentrata sulle notizie che riguardano le autopsie in Italia e il ruolo delle trombosi e della CID come cause di morte che all’inizio dell’emergenza non erano chiari affinché si sono svolte autopsie da parte dei medici italiani che hanno messo in evidenza il ruolo delle trombosi e l’efficacia dell’eparina a basso peso molecolare nella cura dei contagiati da Coronavirus, così Dichiara Foad Aodi presidente Amsi e UMEM e Membro Registro Esperti e del GDL Salute Globale Fnomceo che si appella al Governo italiano di chiarire questi aspetti per l’interesse di tutti professionisti della sanità e pazienti e di dare l’autorizzazione per effettuare le autopsie ai medici legali italiani come chiedono da settimane e di fornire tutte le evidenze scientifiche e le ricerche a riguardo perfezionando i protocolli prima che sia troppo tardi, onde evitare l’intersificarsi delle bufale sul web.

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