Coronavirus: il punto sulla campagna vaccinale

AgenPress. Il contenzioso con le case farmaceutiche per il mancato rispetto degli accordi di fornitura dei vaccini antiCovid continua, ma arrivano anche segnali di distensione nei rapporti con l’Unione europea.
“Da  Pfizer arriveranno 60milioni di dosi alla Ue nel 2021”, annuncia  il presidente della Commissione europea Von der Leyen: “Lavoriamo con le aziende farmaceutiche per assicurare che i vaccini vengano consegnati agli europei. Pfizer-Biontech consegnerà 75 milioni di dosi in più nel secondo trimestre dell’anno e fino ad un totale di 600 milioni di dosi nel 2021”.
L’azienda farmaceutica quindi fornirà un’aggiunta di 75 milioni di dosi nel secondo trimestre di quest’anno e l’Ema rileva che entro Pasqua ne avremo 5 tipi diversi, Johnson & Johnson e Novavax sono in fase avanzata e la Bayer annuncia la produzione di 160 milioni dosi CureVac dal 2022.
Intanto c’è stata anche l’approvazione da parte dell’Aifa del farmaco di AstraZeneca, più adatto a fascie d’età più giovani.
“L’unità delle Regioni sul piano di somministrazione dei vaccini è fondamentale”, afferma il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia sottolineando che verrà convocato probabilmente domani il coordinamento Stato-Regioni “per programmare – dice ancora Boccia – con il ministro Speranza e il commissario Arcuri, la distribuzione dall’8 febbraio in poi adeguandola all’arrivo parallelo dei tre vaccini oggi disponibili: Pfizer, Moderna e Astrazeneca”.
Per Fedriga “l’incertezza delle forniture di vaccini in questo periodo è estremamente reale e concreta. Rispetto le indicazioni forniteci, nel secondo trimestre si dovrebbero fornire più di 70 milioni in più di vaccini Pfizer all’Ue, ci auguriamo sia così per proseguire in modo più massivo la campagna vaccinale”, dichiara il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, spera che “questo Paese autorizzi l’uso, se vogliamo anche compassionevole, degli anticorpi monoclonali. Si tratta di una speranza di salute e di vita che si sa gia’ che funziona nelle prime fasi. Noi ci candidiamo anche a questa sperimentazione di Aifa ovviamente”.
Infine Roma si candida a sede per l’Agenzia Ue sicurezza sanitaria Covid, annuncia Alessio D’Amato, assessore alla Sanita’ della Regione Lazio: “Roma e’ una citta’ ricca di storia ma anche di scienza. Qui viene formata la gran parte degli operatori sanitari italiani. Ci siamo candidati per ospitare l’Agenzia europea per la sicurezza sanitaria (Hera) e credo che abbiamo tutte le carte in regola per ambire a svolgere questo ruolo al servizio dell’Italia e dell’Europa”.
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