Coronavirus, Roberto Marcato (Assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto) intervista esclusiva SprayNews.it

AgenPress. Assessore Marcato, si chiude tutto. Si ritorna a marzo?

E’ questo il punto. La strategia del Governo per debellare il Covid si ispira alla stessa filosofia della scorsa primavera, quando del virus, a differenza di oggi,  si sapeva poco o nulla. Chiudere tutto quello che si può chiudere. Non si è studiato niente di diverso e alternativo. Durante i mesi di tregua concessi dal virus, si sono solo buttati soldi e ci si è trastullati con il grande dibattito sull’utilità di monopattini e banchi con le rotelle. Poi, al dunque, tutto come prima. Di lì non ci scosta. Chiudere, chiudere, chiudere fortissimamente volli.  Ora e sempre.

E invece?

Le Regioni, nell’incontro con il Governo di agosto, avevano presentato un piano, che metteva al primo posto la questione fondamentale, quella dei trasporti. Che erano, e restano, e anzi ora lo sono ancora di più, il primo dei problemi e la fragilità più evidente. Quello, che abbiamo proposto e detto, è tutto scritto, documentato, messo verbale. Ci avevano detto di stare tranquilli: treni, autobus e metropolitane avrebbero viaggiato utilizzando l’ottanta per cento dei posti a sedere. E tutti a scuola, appassionatamente. Quindi, andate in pace. E’ tutto sotto controllo. Stiamo vedendo come è finita.

Vi avevano spiegato quell’ottanta percento chi l’avrebbe controllato?

Ma figuriamoci…lasciamo perdere che è meglio.

In molti dicono, per esempio il Presidente della Sinistra Europea Paolo Ferrero che, a dare retta alla destra, si rischierebbe un ecatombe, come negli Stati uniti di Trump. Colpito e affondato o risponde?

Sono dichiarazione neppure commentabili. Ricordo a questo signore e a tutti quelli come lui, che non hanno notoriamente mai governato neppure il proprio condominio, che noi abbiamo ottenuto l’ottanta per cento del consenso regionale, un record assoluto a livello europeo e che, per come abbiamo saputo affrontato l’emergenza, siamo considerati a livello mondiale come un modello da seguire.

Se fosse lei il Presidente del Consiglio, che cosa farebbe?

Comincerei dalle cose più semplici. Venerdì scorso sono andato alla Fenice di Venezia, un teatro con una capienza di mille posti. La direzione ha ridotto il numero degli spettatori a un massimo di 350. Tutti con la mascherina, tutti distanziatissimi. Mi sono sentito nel luogo più sicuro del mondo. Il Dpcm lo ha chiuso, due giorni dopo. Una mossa strategica per vincere la guerra contro il Covid! Roba da matti. Come è da matti chiudere i ristoranti alle 18, l’ora in cui, notoriamente, il virus esce dal letargo, avverte i morsi della fame e si precipiterebbe, se non ci fosse Conte, a rifocillarsi al ristorante. Ammesso e non concesso che, se il virus fosse pazzo come chi ha stabilito l’ora x, non sarebbero sufficienti tavoli distanziati, mascherine per tutto il percorso fino al posto prenotato e alla cassa, litri di disinfettante per il prima, il dopo ed anche il durante. Non parliamo poi, delle piscine e delle palestre. Il Governo vede quello che nessuno vede. Immagina e sospetta con una morbosità guardona baci e abbracci fra chi nuota nella stessa corsia o avanza affannato, ma evidentemente accoppiato, su un tapirulan, oppure solleva un bilanciere, senza curarsi del rischio di scaricarlo addosso a chi lo affianca sulla pedana, pensando sia wrestling e non sollevamento pesi. Magari, hanno ragione Conte e Speranza e il pazzo sono io, che vedo le persone nuotare e fare esercizi per conto proprio, senza il minimo contatto con nessuno, felici di trovarsi in un ambiente protetto e sanificato ad ogni piè sospinto. Sia sincero, mi aiuti a capire. Conosce, per caso, qualcuno che al ristorante è corso in cucina ad abbracciare il cuoco, o la cuoca, che già capirei?

E qualcuno per restare aperto ha speso soldi ed energie per la messa a norma antivirus?

E lo trovo scandaloso. Come si fa a costringere i titolari di ristoranti, palestre e piscine, e via pazziando, a mettersi in regola, abbattendo muri, ristrutturando impianti e decuplicando le spese di consumo, per poi ritrovarsi semichiusi o chiusi, esattamente come quelli che non hanno adempiuto a nessuna prescrizione e speso zero. Chi i è stato diligente e si è adeguato, ha unito il danno alla beffa.

Cornuti e mazziati?

Dalle mie parti si dice bechi e bastonai, ma il concetto è quello. Vede, posso accettare tutto, ma non di essere preso in giro da questo Governo pavido e senza idee. Con due sole fisse: la mascherina sempre e a prescindere. E chiudere tutto. E tutti noi.

 

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