Coronavirus, Scandurra: “Germania e Olanda due pesi e due misure”

Il giornalista e saggista evidenzia altresì come in Italia fatichino ad arrivare alle imprese soldi in prestito, mentre nel resto del mondo si tratta per lo più di contributi a fondo perduto


Agenpress. “Germania e Olanda? due pesi e due misure”. E’ questa l’opinione quotidiana di Maurizio Scandurra rilasciata ad Agenpress.

“Per loro valgono due pesi e due misure. Da un lato si ostinano a fare muro contro muro verso i Paesi del Sud Europa più in difficoltà, Italia in primis. Dall’altro, invece, elargiscono importanti contribuzioni singole a cittadini e a imprese in forma di donazione.

In Germania, dal varo dei provvedimenti anticrisi a oggi, i denari sono stati accreditati sui conti correnti in soli tre giorni, anche per somme sino ai 15mila euro.

L’Olanda, invece, destina contributi mensili straordinari a fondo perduto sino a 4.500 euro in tre mesi in tre tranche di 1.500, euro cadauna, più 4.000 euro una tantum a ogni soggetto d’impresa. Negli Usa, invece, sono ben 1.200 i dollari pro capite che Donald Trump ha fatto depositare sui conti correnti di ogni adulto, più 600 dollari per ciascun minore”, spiega il giornalista e saggista.

Per poi concludere: “In Italia, invece, guadagnano solo software house e tipografia pronte a riprodurre su schermo e su carta la solita milionata di moduli con cui, probabilmente, le imprese più fortunate vedranno accreditarsi i soldi probabilmente quando avranno già chiuso o dato il giro. Non ci resta che stampare moneta in proprio e riaprire la Zecca, infischiandocene di concetti inutili e avulsi come volatilità, finanza ed Europa. Privilegiare il consumo interno anziché l’export. Fare dell’Italia in macerie una nuova, piccola, Svizzera. Recuperare sovranità e seguire la ricetta di uomini illuminati e competenti come lo psichiatra Alessandro Meluzzi piuttosto che le fantasie dei virologi”.

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