Covid-19: la guerra dei numeri. Quod Erat Demonstrandum

Agenpress. Stiamo vivendo un periodo incerto pieno di dubbi ed errori da parte dei più grandi esponenti della scena politica e sanitaria sembra uno strano scenario di guerra civile, senza bombardamenti e carri armati, e civile perché la maggior parte di noi sta ubbidendo a “ordini  che hanno azzerato la LIBERTÀ” .
Forse ci vorrebbero piegare piano piano, seguendo il concetto della “rana bollita”, spingendoci, e neanche tanto piano, con le spalle al muro senza più la forza di reagire, fiaccati dalla paura, distanziamento sociale e crollo economico.

Ma c’e’ un’altra “guerra”la più difficile da comprendere ed e’ quella dei numeri

Il CDC di Atlanta ha aggiornato i dati dei decessi totali per Covid-19, dal 01/02/2020 al 01/05/2020 dove si legge che i morti per Covid-19 in America sono 37.308 su una popolazione di 328 milioni. La mortalità è  pari allo 0,034%. Leggendo le varie testate uno degli articoli che attira la mia attenzione inizia dicendo che il SARS-CoV-2, causa del COVID-19, ha ucciso 56.749 americani ma dati alla mano, è sempre meno della stagione influenzale 2017-2018 nella quale sono morte oltre 80.000 americani (per molti questa e’una fake news).

Cosi come in Italia dove, ci sono ancora molti dubbi su quali siano i numeri reali dei deceduti (con e per il virus), i dati ISS al 4 maggio, dicono che sono 211.938 i casi totali dall’inizio della pandemia quindi attenzioniamoli :

  • 99.980 persone attualmente positive
  • 29.079 deceduti
  • 82.879 guariti.

se consideriamo  il numero dei decessi dall’ inizio dell’epidemia al 4 maggio  e cioe’ 29079 possiamo dire che abbiamo lo 0,05% dei deceduti su una popolazione di 60,000.00 (29079 x 100:60,000.00) ma  probabilmente serviranno ancora diversi mesi per ottenere stime precise su quale sarà stato l’impatto reale dell’epidemia sulla mortalità nazionale. Ma la domanda che mi pongo e’: qual’e’ la percentuale esatta per L’OMS di dichiarare lo stato di epidemia o pandemia?

In un articolo del 7 Aprile  sulla testata “Il fatto quotidiano”, il capo missione dell’Oms in Cina, Bruce Aylward,( il 25 febbraio) dichiarava che: “il mondo non è pronto a fronteggiare il coronavirus”, mentre Walter Ricciardi, sempre dell’Oms, in conferenza stampa a Roma diceva che era necessario “ridimensionare questo grande allarme, che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei giusti termini: su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario, solo il 5% muore, peraltro  tutte le persone decedute avevano già delle condizioni gravi di salute” .

Anche sulle linee guida riguardanti le misure di prevenzione e diagnosi, nel tentativo di evitare allarmismi, l’Organizzazione ha agito con notevoli ritardi. Già il 25 febbraio si era iniziato a parlare dell’uso delle mascherine per tutta la popolazione allo scopo di frenare il diffondersi del virus. Ma, da parte di Ricciardi arrivò una risposta secca: “Le mascherine alla persona sana non servono a nienteservono alla persona malata e al personale sanitario.

Q.E.D. “Quod Erat Demonstrandum” Come volevasi dimostrare?

Dall’altra parte del mondo il 28 aprile il “New York Times” se ne esce con un lungo reportage sul caso della Svezia. Il paese scandinavo infatti dopo essere stato criticato  si prende la sua rivincita. Numeri alla mano il governo svedese è quello che ha avuto ragione in Europa. A Stoccolma, con il doppio della densità di Roma, era tutto aperto: cinema, ristoranti, barbieri, scuole, palestre. Gli svedesi insomma hanno continuato a vivere normalmente.

Il medesimo giorno il “Washington Times” pubblica addirittura un paio di articoli incredibili sul coronavirus. In pratica il Covid-19 sarebbe una delle più grandi truffe della storia: una truffa perpetrata dai media!
Ecco i titoli originali: “Coronavirus hype biggest political hoax in history” e “COVID-19 turning out to be huge hoax perpetrated by media”. 

In pratica “Il coronavirus promuove la più grande bufala politica della storia” e “COVID-19 che si rivela essere una grande bufala perpetrata dai media”.

Per quale motivo hanno permesso a due tra i più importanti e letti quotidiani del mondo (New York Times e Washington Times) di pubblicare simili notizie?

Se viene mandato in stampa il permesso dall’alto per farlo c’è sempre!

Quindi? Forse qualcuno in alto, ben sapendo che la Verità è figlia del tempo, sta in qualche maniera correndo ai ripari?

Insomma qual’e’ il numero reale dei morti nel mondo?  “Non ci  e’ dato di sapere”,sta di fatto che un po’ di sana Verita’ e Trasparenza  la meritiamo.

AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA

Sandra Caschetto (Direttore Editoriale Corrierequotidiano.it)

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