Covid. Allarme 118. Paralisi ospedali, ambulanze in fila indiana, carenza personale e dispositivi

AgenPress – “Quante morti improvvise stiamo avendo perché le ambulanze stanno arrivando tardi  perché sono tutte bloccate in fila indiana. C’è una paralisi nella presa in carico dei pazienti da parte degli ospedali. Non solo per mancanza di spazi adeguati per l’accoglienza, ma anche la gravissima carenza di ambulanze della rete ospedaliera. Le ambulanze del 118 non devono sostare in fila indiana, devono portare il paziente, devono quindi, laddove c’è un sospetto Covid ed un Covid conclamato, svestirsi e sanificarsi e riprendere il servizio, non possono stare 8, 10, o 11 ore in fila indiana”.

Lo ha detto il presidente della Società Italiana Sistema 118, Mario Balzanelli che parla di “interruzione di pubblico servizio”.

“Dopo la drammatica fase 1 che ha visto morire in meno di tre mesi ben 35 mila italiani, una strage spaventosa, bisognava comprendere le durissime lezioni che la fase 1 ha inflitto e quindi prevedere che con l’arrivo della stagione invernale ci fosse una seconda ondata, peraltro annunciata chiaramente dall’Oms, ben più temibile e di proporzioni ben più ampie, non abbiamo ampliato gli spazi di capacitanza a livello ospedaliero, non abbiamo rinforzato gli organici, non abbiamo garantito il potenziamento dei ventilatori, e quindi noi abbiamo visto, fondamentalmente che le ambulanze e le strutture ospedaliere si sono ritrovate senza spazi, senza personale, senza dispositivi di protezione individuale adeguati, senza ventilatori”.

“Gli ospedali sono tenuti a garantire gli spazi di accoglienza nei pronto soccorso e nella medicina d’urgenza e se non ce li hanno devono mettere davanti alle rampe dei pronto soccorso le loro ambulanze che devono accogliere i pazienti consentendo a noi del 118, di tornare indietro senza creare una interruzione di pubblico servizio”.

 

 

(ANSA).
GU/ S04 QBKN

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